Aids, arrestato “untore“ a Rimini: contagiata una delle sue partner
Gli accertamenti hanno permesso di risalire con certezza a quattro donne, conosciute dall'uomo tramite social su una piattaforma Internet
I Carabinieri di Rimini hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un presunto untore. Le indagini sono state avviate nell’agosto scorso dopo la denuncia sporta da una donna che, casualmente, era venuta a conoscenza che il partner era sieropositivo all’H.I.V. Le immediate investigazioni hanno confermato che l’uomo era affetto da viremia per H.I.V. da alcuni anni e che lo stesso dal 2017 aveva sospeso volontariamente la terapia farmacologica, di averla ripresa poi sporadicamente nel 2018 per poi interromperla totalmente, aumentando esponenzialmente il rischio di contagio in caso di rapporti sessuali non protetti.
Gli accertamenti hanno permesso di risalire con certezza a quattro donne, conosciute tramite social su piattaforma Internet, le quali, ignare dello stato di salute dell’uomo, hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con l’indagato, e per una di queste, purtroppo, i test hanno dato un esito positivo. Alla luce delle risultanze emerse e documentate, l’Autorità giudiziaria competente ha emesso la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’uomo. Le indagini proseguono per risalire, attraverso l’analisi del PC utilizzato dall’arrestato, ai contatti avvenuti con altre donne attraverso i “Social Network” e chat varie e alle effettive frequentazioni sentimentali dell’arrestato. I particolari verranno illustrati in una conferenza stampa alle ore 11 al Comando Provinciale Carabinieri di Rimini.
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