Amatrice, il sindaco Pirozzi: "Basta lamentele. Donnarumma vieni qui". VIDEO
Il sindaco di Amatrice ad Affari: "Basta lamentele, serve gente che non dica sempre no. Donnarumma? Venga a fare uno stage da noi"
A quasi un anno di distanza dal terremoto che ha devastato il Centro Italia, il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino ha intervistato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi in una diretta video andata in onda su Facebook.
Il sindaco Pirozzi prende le distanze dalle lamentele che spesso invadono i giornali su ritardi e deficienze del governo: "Fatemi dire subito una cosa: i provvedimento del governo sono buoni. Dall'esenzione sul pagamento dei contributi alla zona franca. Questo stride con la gestione attuale che è in ritardo per la rimozione delle macerie. Abbiamo un milione di metri cubi di cumuli di macerie a cui dovrebbe provvedere la Regione Lazio".
"C'è un ritardo anche nella consegna delle case", afferma Pirozzi. "Un giorno di ritardo è la differenza tra la vita e la morte di questo territorio. La mia popolazione se continua così avrà grandi problemi psicologici. Una persona abituata a lavorare da una vita non può stare 9 o 10 mesi senza lavorare. Non basta il sostegno economico se si fa a stare niente. Tanti non lo hanno capito perché non hanno gli scarponi, vale a dire l'aderenza al territorio". Il problema, secondo il sindaco di Amatrice, è burocratico. "Una ditta fa le piazzole, un'altra ditta monta le case, un'altra ancora fa l'urbanizzazione, poi c'è quella degli ultimi allacci. Il cortocircuito è a monte. Chi deve controllare controlla prima e durante, non dopo. Viene sul territorio, fa da consulente giornaliero e non hanno la percezione sul campo".
Pirozzi parla anche del suo passato da allenatore di calcio. "Ho cominciato a fare l'allenatore in seconda categoria e ho avuto la fortuna di arrivare con tanta fatica in serie D. Non come Montella, che è bravissimo ma ha cominciato direttamente dalla serie A. Donnarumma? E' un ragazzo giovane, a 17 anni non sei in grado di fare le scelte giuste. Potrebbe fargli bene venire a fare uno stage ad Amatrice. Ma farebbe bene anche a tanti politici e tanti giornalisti. Se stai lì capisci che non è un talk show ma che siamo in guerra".
"Errani? E' una brava persona. Da 0 a 10 gli do 7,5", afferma Pirozzi. "Ho trovato delle brave persone sia a destra che a sinistra che hanno rispettato la mia gente. Ora serve fare quel qualcosa in più perché è in gioco l'immagine dell'Italia all'estero. La priorità è questa, non lo ius soli".
Il sindaco di Amatrice non si definisce né di destra né di sinistra. "Sono stato eletto in consiglio provinciale con Alleanza Nazionale ma oggi non so che cosa è di destra o di sinistra. Io posso dire quello in cui credo: identità, serietà. All'Italia non servono paese che dicono sempre no, servono paese che costruiscono e in grado di portare avanti il dialogo. C'è bisogno di dialogo e di riappropriarsi dello scarpone perché molti politici non hanno idea della realtà".
Infine Pirozzi parla anche del suo futuro: "Se riuscirò a sistemare le cose ad Amatrice farò il Partito dello Scarpone per diventare premier (sorride, ndr). Il primo punto del partito? Stare in mezzo alla gente".