Ancona, trovato morto in casa bimbo di 5 anni: il padre ha confessato
È stato il padre a uccidere il bambino di 5 anni trovato morto ieri nell'abitazione in cui vivevano a Cupramontana in provincia di Ancona. L'uomo, Besart Ineri, 25 anni, di origine macedone, ha confessato dopo un interrogatorio fiume durato tutta la notte.
Il bambino, Hamid, sarebbe stato strangolato nell'auto del padre proprio davanti all'abitazione, una palazzina in via Bonanni. La madre aveva chiamato il 118 ma i tentativi di rianimare il bimbo erano stati inutili. La donna, sotto shock e in attesa di un terzo figlio - la coppia ha un altro bambino di 2 anni - secondo figlio, è stata ricoverata all'Ospedale di Jesi. Ineri è stato trasferito nel carcere di Montacuto ad Ancona.
La Procura non esclude turbe psichiche alla base del gesto: l'uomo è in cura da qualche tempo per problemi psichiatrici. Secondo la prima ricostruzione, avrebbe strozzato o soffocato a mani nude il bambino nella sua Toyota Yaris, subito dopo essere usciti di casa per una passeggiata. Durante l'interrogatorio, il 25enne non sarebbe riuscito a spiegare il contesto nel quale è avvenuta l'aggressione, forse preceduta da un capriccio del piccolo. Ma ancora poco chiare le motivazioni che hanno spinto il giovane, disoccupato da tempo, a uccidere il proprio figlio.
Besart Ineri è stato ascoltato per tutta la notte dal pm nella locale caserma dei carabinieri e all'arrivo del suo legale, avv. Raffaele Sebastianelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ora è rinchiuso nel carcere di Montacuto dove il suo legale lo incontrerà nei prossimi giorni. Con ogni probabilità la difesa chiederà accertamenti anche di tipo psichiatrico. Non sono sono state ancora fissate le date per la convalida del fermo e dell'autopsia che verrà eseguita ad Ancona.