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Cronache
Antitrust: maximulta da 47,5 mln al gruppo Veneto Pro-Gest

di Giuseppe Gallinella

Era solo questione di tempo, prima o poi qualcuno doveva cedere sgretolando di fatto un "clan commerciale" così imponente nel mercato degli imballaggi. Gli accertamenti effettuati dalla Guardia di Finanza prima e successivamente dall'Autorità garante per la concorrenza, hanno smascherato distorsioni pesanti e continuate riguardante il mercato del cartone ondulato e degli imballaggi industriali e alimentari.

Secondo l'Authority il gruppo Pro-Gest con a capo una delle famiglie di alto livello industriale del Veneto con a capo Bruno Zago, dovrà pagare due maximulte rispettivamente di 24,5 e 23 milioni di euro, sul totale di 287 milioni inflitti alle varie sigle industriali coinvolte nel "clan commerciale", che controllava il 90% del mercato italiano. Più pesanti di quelle di Pro-Gest sono state solo le sanzioni per gli irlandesi di Smurfit Kappa che ammontano a 124 milioni.

Dunque, a carico del gruppo della famiglia Zago c'è una sanzione da pagare di 47,5 milioni calcolato in base allo sconto del 40% perché anche Pro-Gest, vista l’impossibilità di controbattere in modo plausibile alle prime contestazioni della Guardia di Finanza, ha scelto di collaborare e fornire elementi rilevanti in più all'indagine, grazie alle dichiarazioni spontanee rese dal gruppo inglese Ds Smith, che opera in Italia attraverso Ds Smith Packaging Italia e Toscana Ondulati al quale autoaccusandosi, gli sono state revocate le sanzioni.

L’annullamento delle sanzioni è previsto dalle norme europee in materia di leniency programme, cioè un sistema di clemenza per i 'pentiti' e gli altri collaboranti, finalizzato a insinuare un clima di diffidenza reciproca fra i membri del "clan". In questo caso specifico, l’argomento diventa ancora più rognoso se si tiene conto che fra i soggetti indicati dall’Antitrust come architetti dell’accordo illecito c’era anche Gifco, cioè l’associazione fra 70 produttori italiani di cartone ondulato legata ad Assografici e a una realtà che reca nel logo l’aquila stilizzata di Confindustria.

Il gruppo Veneto Pro-Gest ha pubblicato una nota, in cui "prende atto dei contenuti della decisione dell’autorità e, non condividendo parte delle conclusioni del provvedimento, si riserva di adottare ogni iniziativa a tutela delle proprie ragioni". Molto più incisiva è stata la nota dell’Associazione Italiana Scatolifici: "I risultati di questa indagine dell’Antitrust vanno al di là di ogni nostra aspettativa, confermando oltre un decennio di concertazioni ai danni delle nostre imprese, che acquistano cartone per trasformarlo in imballaggi".

Per la Codacons: "Sanzione importantissima, le conseguenze per la collettività e i consumatori finali. Probabilmente milioni e milioni di euro, vista la durata". E visto che praticamente nessun cittadino italiano, dal cartone per la pizza allo scatolone per il trasporto dei mobili, è di fatto rimasto escluso dal dover pagare, con la merce acquistata, anche l’imballo, reso più caro dai prezzi minimi concordati tra i produttori del "clan".

Per la Guardia di Finanza, le parti hanno perseguito l’obiettivo di restringere la concorrenza nel mercato italiano degli imballaggi in cartone ondulato, da un lato concordando aumenti del prezzo delle scatole e, dall’altro, definendo meccanismi di controllo e spartizione della clientela, è quanto si legge nella nota.

Tutto questo è documentato da centinaia di e-mail e trascrizioni di messaggi via whatsapp, oltre che da fogli Excel e resoconti di riunioni che avvenivano periodicamente, secondo un’organizzazione precisa per aree del Paese, di norma in alberghi a ridosso dei caselli autostradali. Di questi viaggi le aziende collaborative hanno infine direttamente parlato alle Fiamme Gialle, esibendo addirittura le fatture Telepass con la distinta degli spostamenti.

Nell’attività di supporto alle indagini, il gruppo Veneto di Zago si è particolarmente distinto per collaborazione e precisione. Infatti la nota dell'Antitrust ha poi ribadito: "Le informazioni trasmesse dalle società del gruppo Pro-Gest hanno rafforzato l’impianto probatorio a disposizione dell’Autorità e contribuito in misura apprezzabile all’accertamento delle intese oggetto di contestazione. Per il mercato dei fogli in cartone ondulato, la documentazione fornita consente di definire una vera e propria cronistoria dell’intesa dal 2009 in poi, con spiegazioni delle tabelle Excel rinvenute in ispezione, preparatorie rispetto alle riunioni regionali".

Nonostante la notevole disponibilità mostrata dal gruppo cartario Veneto, tuttavia non è abbastanza da potergli evitare il pagamento della multa di 47 milioni e mezzo. Praticamente il 10% del fatturato aziendale e 1,4 volte l’utile del bilancio consolidato 2018.

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