Appalti autostrada Sicilia, le minacce via sms al pm
Appalti: Messina,il misterioso Salvo e l'sms "sinistro" su Pm
"La rete di accordi, 'amici' e rapporti a Palermo, la gestione di una ditta con potenzialita' di partecipazione a gare pubbliche, il numero statistico notorio delle opere pubbliche che vengano o realizzate o iniziate nel territorio siciliano, il notorio livello di spese utili e comunque dovute per finanziamenti europei, costituiscono un intreccio di elementi ma anche un ricco piatto, in cui tutti gli indagati, per le loro potenzialita' possono ficcarsi, inserirsi, operare e reiterare reati". Lo scrive nella sua ordinanza il gip di Messina Salvatore Mastroeni, giustificando i sei provvedimenti di custodia cautelare disposti ieri per turbata liberta' degli incanti, abuso d'ufficio e corruzione in merito un appalto per un tratto dell'autostrada Siracusa-Gela.
"Il fatto che nel gruppo oggi venga a mancare il pubblico ufficiale - aggiunge - appare irrilevante emergendo trattarsi di soggetti, Antonino Gazzarra compreso", gia' vice presidente del Consorzio autostrade siciliane, finito in carcere, "con agganci nel settore e capacita' generale di corruzione di pubblici ufficiali". E la personalita' di Nicola Armonium, gestore di fatto della societa' di consulenza Pachira Partners srl, "i precedenti, il livello di ingerenze, amicizie e disponibilita' economiche ottenute od ottenibili, portano a ritenere che egli saprebbe essere operativo anche agli arresti domiciliari e anche con braccialetto...". Per Gazzarra ed Armonium "pesano, a livello pericolosita', altresi' messaggi e telefonate con la risposta richiesta dal misterioso Salvo che, incalzando con richieste su pratiche e indagini, desiderava restare anonimo; quell'sms di Gazzarra e poi di Armonium sinistro, con la scritta 'Alessia Giorgianni', il pm che indagava, il cui nominativo era richiesto con urgenza e nascosto con ruoli fantomatici, imprenditrice esattore o che fosse". Cosa si fosse voluto fare non e' emerso, "appare un tentativo abortito, ma modalita' e contesto depongono per una alta disponibilita'(attitudine a delinquere, pressioni minacce, interventi, corruzioni o peggio che dovesse essere. E' certo comunque che il 'Salvo' non ha proposto atti difensivi e non apparirebbe essere un legittimo avvocato. La mancanza di atti giuridici e le stesse modalita' indicano finalita' criminose".