Appalti ministero Politiche Agricole, tutti assolti a Roma
Non c'era nessuna 'cricca' che al ministro delle Politiche agricole condizionava l'assegnazione di appalti e incarichi con fondi pubblici
Non c'era nessuna 'cricca' che al ministro delle Politiche agricole condizionava l'assegnazione di appalti e incarichi con fondi pubblici. E, comunque, non era certo Giuseppe Ambrosio, gia' capo di gabinetto dello stesso dicastero, a supervisionare l'assegnazione di circa 32 milioni di euro, almeno fino al 2012. Lo hanno deciso i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Roma che hanno assolto, perche' il fatto non sussiste, lo stesso Ambrosio, detto 'Centurione', e altre sei persone tra funzionari ministeriali e imprenditori.
Gli imputati erano accusati dalla Procura di concorso in corruzione e in turbativa d'asta in relazione ad alcuni appalti ritenuti irregolari. La convinzione del pm, che si era pronunciato per le condanne di tutti tra i 3 e i 9 anni di reclusione, era che agevolando la concessione dei contributi pubblici i funzionari del ministero ricevessero in cambio utilita' varie, come vacanze, oggetti di arredamento e altro.