Arabia Saudita, attacco al petrolio. Colpito l'impianto più grande al mondo
I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato l'attacco con droni contro due importanti installazioni petrolifere dell'Arabia Saudita. Il primo impianto colpito è la più importante installazione per il trattamento del petrolio al mondo, mentre il secondo è un campo di estrazione gestito dalla Saudi Aramco. Non è chiaro se nell'impianto di Buqyak e nel campo di Khurais ci siano stati dei feriti, e soprattutto non è ancora chiara l'entità del danno provocato.
L'attacco dimostra due cose: la prima è che la capacità militare delle milizie houthi si sta rafforzando, con i miliziani del gruppo ribelle capaci di gestire armi sofisticate, procurate loro innanzitutto dal sostegno dell'Iran. Secondo elemento, è che la continuazione degli scontri dei ribelli contro l'Arabia Saudita non fa che mantenere altissima la tensione nel Golfo Persico, e innanzitutto il livello del confronto fra Stati Uniti/Arabia Saudita e Iran. Nello Yemen da anni i ribelli houthi sono sostenuti dall'Iran nella guerra ormai di 4 anni contro l'intervento diretto dell'esercito dell'Arabia Saudita.
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