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Cronache
Attentato Nuova Zelanda, 49 morti in 2 moschee. "Ispirati a Luca Traini"

La cronaca

Nuova Zelanda: parla il legale di Luca Traini

"Traini si dissocia dal suo accostamento alla strage. Da tempo ha maturato pentimento per il gesto di Macerata", ha dichiarato l'avvocato Giulianelli, aggiungendo che quanto accaduto "e' una cosa che lascia senza parole. Non ho ancora avuto modo di parlare con Traini, ma l'ho sentito ieri sera per telefono. Luca sicuramente si dissocia da questa cosa, poca importa che nel suo caso non ci fosse nessun riferimento religioso, ma sicuramente lui condannera' il suo accostamento a questa strage, perche' e' da tempo che ha maturato forte pentimento per il gesto che aveva fatto a Macerata"

Nuova Zelanda: il manifesto contro Merkel ed Erdogan. Trump simbolo dell'identità bianca

"Angela Merkel e' la prima della lista. Pochi hanno fatto danni piu' di lei". Lo si legge negli stralci del manifesto di Brenton Tarrant 'The Great Replacement', che si trovano ancora sui social media.
Come afferma nel manifesto, Tarrant vuole la morte di Merkel, Erdogan e del sindaco di Londra, il musulmano Sadiq Khan. Il suo obiettivo e' liberare l'Europa da tutti gli "invasori": rom, africani, indiani, turchi, semiti.
Tarrant tra i suoi obiettivi pone anche "la distruzione delle moschee e dei minareti di Costantinopoli" perche' i turchi devono restare "a est del Bosforo".

Trump viene citato come "simbolo della rinnovata identita' bianca".   Uno degli slogan scritti da Tarrant e': "Remove the invaders, retake Europe" ("Cacciare gli invasori, riprendere l'Europa"). Tarrant invita anche ad uccidere "i Ceo anti bianchi" perche' "i traditori vanno distrutti".  Sia Tarrant sia Breivik sottolineano che le donne bianche devono tornare "ad un livello di fertilita' superiore a due figli per donna" altrimenti i bianchi scompariranno.   Sulle proprio armi Tarrant ha scritto: "Vienna 1683". E' una data simbolo: quella del fallito assedio degli Ottomani. Anche Breivik la utilizzo' come data simbolo, tanto da prefiggersi l'espulsione di tutti gli immigrati dall'Europa entro il 2083, quattro secoli dopo il fallito attacco di Vienna.

Nuova Zelanda: il mondo della politca si stringe intorno alle famiglie delle vittime

"Lascia sgomenti il terribile attacco terroristico alle due moschee in Nuova Zelanda. Atti di violenza inaudita e di odio che vanno condannati fermamente. Tutta la mia vicinanza e quella della Camera dei deputati alle famiglie delle vittime e a tutta la comunita' neozelandese sconvolta in questo momento di profondo dolore". Lo dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico.

"Sono profondamente sconvolta, piango con i neozelandesi per i loro concittadini che sono stati attaccati e uccisi a causa di un odio razzista mentre pregavano pacificamente nelle loro moschee": lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Le sue parole sono state riportate su Twitter dal suo portavoce, Steffen Seibert.

Il presidente francese Emmanuel Macron denuncia "i crimini odiosi" che si sono compiuti in Nuova Zelanda con gli attacchi a due moschee nella citta' di Christchurch, dove sono morte almeno 49 persone.  "La Francia si erge contro ogni forma di estremismo", scrive il capo dell'Eliseo su Twitter.

Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue "profonde condoglianze" alla premier neozelandese Jacinda Ardern in seguito all'attacco terrorista. Lo rende noto l'ufficio stampa del Cremlino. "L'attacco contro cittadini pacifici che si erano riuniti in preghiera ci sconvolge per la sua crudelta' e il suo cinismo. Spero che tutti coloro che sono coinvolti in questo crimine ottengano la punizione che meritano", afferma Putin nel messaggio alla premier.

"Ci stringiamo alle famiglie delle vittime di Christchurch in Nuova Zelanda. Ecco dove l'odio e il razzismo rischiano di condurre l'umanità. Nella storia è già avvenuto, non ci arrenderemo mai alla violenza". Lo scrive su Twitter il presidente della Regione Lazio e nuovo segretario Pd, Nicola Zingaretti.

"Siamo vicini al popolo neozelandese in questa giornata di lutto e dolore. La nostra preghiera per le vittime degli attentati terroristici di Christchurch e la nostra ferma e intransigente condanna di ogni forma di razzismo e odio ideologico". Lo scrive su Twitter il presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha "condannato con fermezza l'attentato" contro le moschee a Christchurch.

Nuova Zelanda: il "manifesto" razzista del killer ispirato al killer di Utoya Breivik

Aveva scritto un vero e proprio "manifesto" razzista e suprematista il killer di Christchurch, pubblicato in rete poche ore prima di effettuare l'attacco alle due moschee della citta' neozelandese. Come rivela il Daily Mail, Brenton Tarrant, 28 anni, nel suo manifesto di 73 pagine spiega nel dettaglio le motivazioni dell'attentato, afferma di aver letto "gli scritti" di Dylann Roof, l'autore della strage di Charleston avvenuta il 17 giugno 2015, ma cita come esempio soprattutto il killer di Utoya, Anders Behring Breivik, che nel 2011 uccise 77 persone: "Ho letto gli scritti di Dylann Roof e di molti altri, ma ho tratto vera ispirazione dal cavaliere giustiziere Breivik", scrive Tarrant nel documento, intitolato "The Great Replacement".   Nel quale ribadisce che e' necessario "difendere la razza bianca" e parla degli "invasori" che hanno causato "centinaia di migliaia di morti", di voler "vendicare" gli attacchi terroristi di matrice islamica in Europa e dello stato di "schiavitù" causato dai supposti invasori. Nel manifesto 'The Great Replacement', postato su Internet poco prima del massacro di Christchurch, Tarrant ripercorre molte delle tesi di Anders Behring Breivik, lo stragista nazionalista, anti-Ue e xenofobo di Utoya del 2011. Il filo conduttore dei due manifesti e' "il genocidio dei bianchi" attualmente in corso.

Nello scritto, l'attentatore di Christchurch afferma anche di aver deciso di compiere questi attacchi anche come "vendetta" per un attacco in Svezia avvenuto nel 2017: "In quel periodo cui cambiai drasticamente le mie opinioni. Il primo evento che fece iniziare il cambiamento era l'attacco terroristico a Stoccolma, il 7 aprile 2017. Non potevo voltare le spalle alla violenza". Tarrant cita l'uccisione di una ragazza che fu uccisa "da un islamista" mentre andava a scuola con sua madre. Tarrant descrive se stesso come "un normale uomo bianco nato in Australia", proveniente dalla classe lavoratrice, con una famiglia "dal basso reddito". Il 28enne afferma anche di "aver avuto poco interesse nell'educazione": "Non ho frequentato l'universita', perche' non avevo particolare interesse in quello che poteva offrire l'universita'". In un primo momento, Tarrant intendeva colpire una moschea a Dunedin, poi ha scelto le moschee di Al Noor e Masjid perche' erano frequentate "da un numero ben piu' grande di invasori".  

Nuova Zelanda: trovati due ordigni

Il primo ministro neozelandese dichiara che sono stati rinvenuti due esplosivi attacati a veicoli sospetti e che sono stati prontamente disinnescati.
Il commissario di polizia neozelandese Mike Bush, durante una conferenza stampa, ha detto che sono state rinvenute auto con esplosivi nel centro della citta' dove era in corso la manifestazione dei giovani studenti per il clima. La polizia neozelandese ha reso noto inoltre di aver iniziato l'evacuazione di un edificio "connesso" all'attacco alle moschee di Christchurch; si trova nella citta' di Dunedin lo stabile evacuato dopo la strage delle moschee: a quanto afferma la polizia neozelandese, si ritiene che lo stabile sia "collegato" agli attacchi. "Le evacuazioni di residenti nelle proprieta' in quell'area sono state messe in atto come forma di precauzione", affermano le forze dell'ordine.

Nuova Zelanda: il killer delle moschee e' il 28enne Brenton Tarrant

La polizia australiana ha identificato il 28enne Brenton Tarrant come il killer della strage delle due moschee a Christchurch in Nuova Zelanda. E' un cittadino australiano, bianco, autore di un "manifesto" diffuso poche ore prima di effettuare l'attacco in cui ha spiegato i dettagli del piano che intendeva mettere in atto da li' a poco. Secondo quanto riferiscono diversi media, Tarrant è originario del New South Wales, Stato che si trova sulla costa orientale dell'Australia.

Nuova Zelanda: anche il nome del Doge Venier sul caricatore dei killer

Oltre al nome dell'autore della sparatoria contro immigrati a Macerata, Luca Traini, sui caricatori dei killer di Christchurch - dove negli attacchi a due moschee sono state uccise 49 persone - compaiono anche il nome di Sebastiano Venier, l'87esimo Doge della Repubblica di Venezia che nel 1571 nella battaglia di Lepanto inflisse una dura sconfitta ai turchi, e quello di Alexandre Bissonette, l'uomo 29enne che nel 2017 uccise sei persone in una moschea di Quebec City, in Canada.

Nuova Zelanda: attentato in 2 moschee. 40 morti. 4 arresti 

Strage in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, durante le preghiere del venerdì. Il bilancio dell'attentato e' di 49 morti e 20 feriti, di cui 41 nella moschea di Al Noor e 8 a Linwood. Quattro persone sono state tratte in arresto, tre uomini e una donna. Uno degli attentatori e' un cittadino australiano definito dal premier di Canberra Scott Morrison "un estremista di destra" e "un violento terrorista". Poco prima della strage era stato pubblicato sui social, presumibilmente da uno dei killer, un manifesto "anti-immigrati e anti-musulmani" di 73 pagine.

La premier neozelandese Jacinda Ardern, confermando che l'attacco e' stato "ben pianificato" lo ha ha descritto come "un atto di violenza senza precedenti" e "uno dei giorni piu' bui della Nuova Zelanda". La polizia, via Twitter, ha esortato a rimanere chiusi in casa, a non andare in moschea in tutto il Paese e a non condividere il link dell'"inquietante" video sulla strage a quanto pare trasmesso in diretta. L'intera citta' era stata messa in 'lockdown' poi rientrato. La Ardern, parlando alla nazione, ha detto che tra le vittime ci sono rifugiati e migranti. "Loro hanno scelto la Nuova Zelanda come la loro casa ed e' la loro casa. Loro sono noi - ha osservato - le persone che hanno compiuto questo atto di violenza non lo sono. Non c'e' spazio per loro in Nuova Zelanda". Ad aprire il fuoco nella prima moschea di Al Noor, dove c'erano 300 persone, intorno alle 13:40 locali, sarebbe stato un uomo bianco tra i 30 e i 40 anni che indossava un'uniforme stile militare, probabilmente il cittadino australiano. "Questo lo si puo' descrivere solo come un attentato terroristico - ha rimarcato la Ardern - noi rappresentiamo la diversità e la compassione, una casa per coloro che condividono i nostri valori, un rifugio per coloro che ne hanno bisogno. E questi valori non saranno e non potranno venire scossi da questo attacco. Siamo orgogliosamente una nazione con oltre 200 etnie e 160 lingue". 

 Nuova Zelanda: il nome dell'italiano Luca Traini sui caricatori armi killer

Sui caricatori delle armi automatiche usate dai killer delle moschee di Christchurch le scritte con i nomi di vari personaggi responsabili di uccisioni di stranieri: tra queste il nome di Luca Traini, l'italiano che aveva sparato colpendo alcuni africani a Macerata. Le immagini si vedevano in un tweet diffuso da uno dei terroristi, poi rimosso dalla polizia, ma in rete hanno continuato a circolare. 

Una dedica al maceratese di recente condannato a 12 anni di reclusione, quasi un voler sottolineare da parte del suprematista l'essersi ispirato anche a quel raid per poter pianificare l'attacco alle due moschee. E anche le modalita' dell'attentato di oggi rimandano proprio a quanto fece Traini: sparare dall'interno della vettura, fermandosi ora in un punto ora in un altro, prendendo di mira persone a caso, cosi' che c'e' stato chi senza nemmeno rendersene conto e' rimasto colpito e chi invece, altrettanto inconsapevole - come si vede ad un incrocio dove la vettura si ferma e lascia passare alcuni pedoni - e' salvo. Anzi neppure si accorge che quella persona al volante e' in realta' uno che ha gia' sparato e che in auto ha tre mitragliatori e lattine di benzina.

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