Badante-padrona denunciata: maltrattava una 92enne

Invecchiare: non solo il disagio di dover convivere con il pensiero fisso che sia quasi finita, ma dover accettare quelle umiliazioni e quei soprusi che sono inaccettabili e che non dovrebbero verificarsi mai.  Eppure sono proprio gli anziani, i più deboli per eccellenza, i più esposti e alla mercè di persone che non hanno morale e che si approfittano proprio di quella debolezza.

E’ quando è accaduto a Ravenna a una 92enne finita nelle mani di una badante, una 35enne di origine marocchina, che, secondo le accuse, tutto aveva, meno che a cuore la salute della donna anziana che doveva invece accudire. Per questa badante  è stato chiesto il rinvio a giudizio per "maltrattamenti aggravati dalla minorata difesa che la sua assistita, in ragione dell’età avanzata, avrebbe potuto opporre ai presunti soprusi".

La badante deve ora comparire all'udienza preliminare davanti al gup e dovrà spiegare la sua versione dei fatti. Per ora la verità non è stata ancora accertata ma il quadro delineato dal pm è chiaro:  “sistematici soprusi morali caratterizzati anche da  violenza fisica". Un’accusa pesante che se provata sarà davvero difficile da perdonare.

La ragazza e la sua assistita hanno inziato a convivere nel maggio 2015 ma proprio questa convivenza avrebbe permesso alla badante di dettare la propria legge. Secondo la denuncia dei familiari della vittima  la ragazza non avrebbe esitato a prendere a schiaffi  in testa l’anziana donna se qualcosa non le andava a genio, e l’avrebbe più volte mnacciata,  anche psicologicamente, con atteggiamenti vessatori e dominanti, del tipo: “non ti faccio mangiare”.  

Ma sembrerebbe addirittura che la 35enne non somministrasse i  farmaci che facevano parte della terapia dell’anziana donna. Ma le accuse non sono ancora finite: è da provare anche il modo con cui la badante obbligava a dormire la donna anche quando questa non ne aveva invece nessuna intenzione.

Nella casa sarebbe regnata anche la sporcizia e l’incuria igienica della 92enne. Saranno anche i familiari della anziana donna a dare al Giudice elementi per comprendere meglio le accuse della badante-padrona.