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Cronache
Bardonecchia, Francia ribadisce: nessuna violazione sovranità dell'Italia

Bardonecchia, Francia ribadisce: nessuna violazione sovranità dell'Italia

"Non c'è stata alcuna violazione della sovranità italiana, soltanto un stretta applicazione dell'accordo del 1990 che consente di effettuare controlli da una parte e dall'altra della frontiera". Lo ha ribadito il ministro dei Conti pubblici francese, Gérald Darmanin, parlando dell'irruzione dei doganieri in un centro migranti a Bardonecchia. In settimana il direttore delle Dogane francesi sarà in Italia per "ripristinare l'accordo, ora sospeso".

Bardonecchia, prefetto Saccone di Torino va a ringraziare i volontari della Ong

"Sono stato a Bardonecchia per portare il mio saluto al sindaco e a chi opera nella nella saletta vicino alla stazione" ha detto il prefetto Renato Saccone che nelle scorse ore ha incontrato il sindaco Francesco Avato e i volontari di Rainbow4Africa. " Il progetto che coinvolge la saletta della stazione è un progetto istituzionale gestito dal Comune in cui lavorano molti volontari ma che rientra in un piano istituzionale e coordinato". La visita del prefetto è stato un incontro istituzionale dopo i fatti di venerdì quando un gruppo di doganieri francesi ha fatto irruzione nella sala vicino alla stazione adibita all'ospitalità dei migranti che da qui tentano il passaggio in Francia attraverso il Colle della Scala. "Di quel che è successo si sta discutendo a livello nazionale un dialogo che va oltre le competenze di una singola prefettura". Saccone sabato aveva incontrato anche il vescovo di Susa ei sindaci coinvolti dall'emergenza migranti.

Bardonecchia: Procura Torino apre fascicolo, valuta reati

La Procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo sul comportamento di operatori della Dogana francese a Bardonecchia e sta valutano la sussistenza di varie ipotesi di reato. Lo rende noto un comunicato firmato dal procuratore Armando Spataro. La Procura ha ricevuto dal Commissariato di P.S. di Bardonecchia un rapporto sull'irruzione dei gendarmi francesi nei locali in uso all'Associazione "R4A - Raimbow for Africa", dove sono entrati con un cittadino nigeriano che intendevano sottoporre a test antidroga. Il procedimento penale, al momento a carico di ignoti perche' gli agenti francesi non sono stati identificati, ipotizza i reati di concorso in abuso d'ufficio, violenza privata aggravata e violazione di domicilio aggravata . La Procura valutera' anche se vi siano gli estremi per contestare il reato di perquisizione illegale. I Pm attendono a breve dalla Questura di Torino un'altra approfondita informativa. Sono stati intanto disposti accertamenti, acquisizioni di documenti ed esami di persone informate sui fatti.

Bardonecchia: la Francia sospende i controlli

"L'Italia e' una nazione sorella. Ci andro' nei prossimi giorni per discutere con le autorita' italiane dell'incidente nella stazione di Bardonecchia. Nel frattempo ho chiesto a @douane_france di sospendere i controlli". Lo scrive su Twitter il ministro francese per i Conti Pubblici Gerald Darmanin.

"Se bisogna rivedere l'accordo con l'Italia lo faremo, ma la Francia non ha fatto niente di illegale", ha detto il ministro in un intervento nella trasmissione nella trasmissione 'Grand jury' di Lci-Rtl-Le Figaro.

Bardonecchia, Minniti: "Stop agli sconfinamenti francesi in Italia"

"Considero grave quello che e' avvenuto a Bardonecchia. Con tempestivita' si e' convocato l'ambasciatore francese a Roma e la nota della Farnesina, a cui come appare evidente si e' lavorato insieme, rappresenta la posizione di tutto il governo. In sintesi, ad un fatto grave c'e' stata una risposta all'altezza da parte dell'Italia". Lo dice il ministro dell'Interno, Marco Minniti, in una intervista a Il Giornale. "Ora basta agli sconfinamenti francesi sul nostro territorio".

Migranti, Minniti: "Creato metodo per governare flussi"

Il governo uscente di centrosinistra ha "creato un metodo per governare i flussi migratori". Lo dice il ministro dell'Interno, Marco Minniti in una intervista a Il Giornale. "In 16 mesi - spiega il ministro del Pd - abbiamo creato un metodo, partendo dalla restituzione di quattro motovedette alla Libia. Nessuno avrebbe mai scommesso che sarebbero servite a qualcosa. Oggi hanno fatto piu' di 25mila operazioni di search and rescue. In questo momento in Libia, grazie alla nostra iniziativa, operano l'Oim e l'Unhcr". Minniti sottolinea ancora: "L'Italia e' un Paese che crede nel governo dei flussi migratori. Coloro che hanno diritto alla protezione internazionale non li portano piu' gli scafisti, ma le organizzazioni governative d'intesa con la Cei, come e' giusto che sia. A breve aprira' a Tripoli un centro vocato a far questo e gestito direttamente dall'Unhcr con il governo libico. Coloro che non hanno diritto alla protezione internazionale vengono, invece, rimpatriati dall'Oim con rimpatrio volontario assistito, ovvero con un budget per rifarsi una vita".

Terrorismo, Minniti: "Rischio alto, lupi solitari s'autoattivano" 

Il rischio terrorismo "era e rimarra' alto", e l'attenzione marcata ora e' per i 'lupi solitari', capaci di muoversi in piena autonomia. Il ministro dell'Interno Marco Minniti lo ha detto a piu' riprese nei giorni scorsi e specie in prossimita' di importanti scadenze e festivita', e lo ribadisce oggi in un'intervista al quotidiano Il Giornale, dove parla anche del fenomeno dei flussi migratori e della vicenza Bardonecchia. Minniti si dilunga sui 'lupi solitari', di cui nei giorni scorsi in Italia si e' avuta maggiore risonanza mediatica in seguito alle operazioni di Polizia di Stato e dell'Arma dei carabinieri che hanno portato all'arresto, in zone diverse d'Italia, di persone ritenute vicine, se non potenziali protagoniste, a piani terroristici. Lupi solitari che si muovono "perche' autoattivati, e questa e' la forza dell'Is", che in questi anni "ha costruito una rete di terroristi pronti ad agire", una forza che paradossalmente "nemmeno l'Islamic State sa di avere". Ma "per fortuna abbiamo la capacita' di previsione delle nostre forze di polizia. Di fronte alla imprevedibilita' funziona anche il controllo del territorio".

A proposito invece di foreign fighter, per Minniti e' questo l'attuale terreno operativo del Califfato, che con la caduta di Raqqa "ha subito un colpo durissimo" e "non sappiamo quanti siano sopravvissuti rispetto ai circa 30mila iniziali". Se torneranno o meno in Europa non c'e' certezza, di qui l'importanza dello scambio di informazioni con altri Stati, per meglio prevenire. "Non siamo di fronte a una ritirata organizzata" - dice Minniti - ma dal momento che la fuga e' ora individuale "viene lecito pensare" che la via migliore per rientrare "sia quella di una rotta gia' aperta, quella dei trafficanti di esseri umani". E questo rimanda pertanto all'esigenza di controllare i flussi migratori, con politiche adeguate, con metodo. Infine le cose di casa nostra, la stretta attualita' politica italiana: che fara' Minniti al termine di questo mandato di ministro? "Il parlamentare. E' importante si mantenga terzo il ruolo di ministro dell'Interno. A chiunque andra' al governo vorrei dire che gli altri Paesi ci ammirano per la nostra manifesta capacita' di garantire la sicurezza e perche', nonostante il rischio terrorismo, il 2017 e' stato per l'Italia l'anno con le maggiori presenze turistiche straniere. E poi non credevano - conclude - che avremmo governato i flussi migratori. Sono cose che il Paese dovrebbe tenere a cuore: costituiscono un vero patrimonio dell'Italia".

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