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Cronache
Bergoglio spinge Zelensky alla pace. Roma blindata tra sicurezza e cecchini
Papa Francesco

Zelensky a Roma, misure di sicurezza massime: tra agenti e tiratori scelti in campo mille uomini

Roma si prepara ad accogliere tra massime misure di sicurezza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita in Italia per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa. Il leader, ormai da un anno in felpa e mimetica, vedrà il presidente Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni.

E andrà da papa Francesco, nel pieno di quella "missione di pace" avviata dal Vaticano ma dai contorni ancora del tutto riservati. Blindati tutti i percorsi con no fly zone e tiratori scelti, tempi e spostamenti dell'agenda non sono ancora stati ufficializzati per evidenti ragioni di sicurezza. A proposito di sicurezza. Come racconta il Corriere della Sera, "le strade attorno al Parco dei Principi Grand Hotel sono deserte. Transennate e pattugliate dall’Esercito che controlla ogni angolo del quartiere delle ambasciate, fra Villa Borghese e i Parioli".

Si tratta di "un soggiorno lampo blindato tanto che le misure di sicurezza sono superiori a quelle delle visite dei capi di Stato Usa e cinesi degli ultimi anni. Oltre mille gli uomini delle forze dell’ordine e dell’intelligence impegnati. Un alone di mistero, al netto delle comunicazioni non ancora ufficiali, sul calendario degli appuntamenti del capo della resistenza di Kiev contro l’invasione russa, accompagna non solo l’arrivo di Zelensky a Roma, ma anche la durata della sua permanenza. E lo stesso fortino ai Parioli potrebbe essere un diversivo", prosegue il Corriere della Sera.

La strategia di Papa Francesco: "Cessate il fuoco e poi mediazione"

La stessa Santa Sede continua a parlare di un incontro "possibile", anche perché basterebbe una parola di troppo o un segnale frainteso per ostacolare qualunque tentativo di aprire un canale di dialogo tra Kiev e Mosca. Citando fonti vaticane, l'agenzia russa Tass ha puntualizzato che l'eventuale incontro tra Zelensky e il Papa "non è direttamente legato" alla missione annunciata dal Pontefice sul volo di ritorno dall'Ungheria nei giorni scorsi.

"E' un'iniziativa speciale e per adesso rimane non pubblica", ha ribadito la fonte vaticana all'agenzia di Mosca sottolineando che Zelensky ha fatto richiesta di essere ricevuto da Francesco "solo alcuni giorni fa" e che il Papa è solito incontrare abitualmente capi di Stato che ne facciano richiesta in occasione delle loro visite nella capitale italiana. Che tutto sia nato negli ultimi giorni lo conferma anche l'assenza dalla Santa Sede del segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, impegnato come previsto nelle celebrazioni del 13 maggio a Fatima, in Portogallo. Ci sarà invece monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, che è stato in missione in Ucraina un anno fa. 

Secondo il Fatto Quotidiano, "il disegno del Papa è smettere di sparare e di armare, poi mediare".

 

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