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Cronache
Berlino, rilasciato il pakistano sospettato. Dispersa un'italiana. 12 morti

Le autorita' giudiziarie tedesche hanno rilasciato il pakistano sospettato di aver preso parte all'attentato di ieri a Berlino.La decisione e' stata presa in base alla mancanza di prove che inchiodassero il richiedente asilo. Secondo quanto fa sapere la procura federale, "i test eseguiti fino a questo momento non hanno fornito prove riguardanti la presenza dell'uomo nella cabina del camion usato per la strage nel momento in qui questa veniva eseguita". Pertanto "l'accusato e' stato lasciato andare questa sera".

Dispersa un'italiana. Il padre: "Non mi illudo più" - E' sulmonese l'italiana dispersa nell'attentato a BerlinoFabrizia Di Lorenzo, 31 anni che vive e lavora nella capitale tedesca già da diversi anni. Il suo cellulare è stato trovato sul luogo dell'attentato. Solo oggi, quando la giovane non si e' recata al lavoro, è scattato l'allarme. Il padre della ragazza è impiegato alle poste di Sulmona e questa notte la famiglia sarebbe stata contattata dalla Farnesina e la madre e il fratello sarebbero partiti immediatamente per Berlino.

"Stiamo lavorando su una persona e abbiamo motivi di essere preoccupati", ha affermato l’ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi. La polizia, tuttavia, non ha ancora identificato tutti e 48 feriti, "e abbiamo ancora qualche margine" per pensare che la donna possa essere tra di essi, ha aggiunto l’ambasciatore. Il ministero dell’Interno, Thomas De Maizière, ha parlato di 48 feriti di cui 18 gravi e ha confermato che i morti sono dodici. Tra i feriti, secondo indiscrezioni, c'è anche un italiano, che è già stato dimesso dall'ospedale.

Intanto, la polizia di Berlino ipotizza che il killer sia ancora in fuga. Il pakistano rilasciato stasera, fermato a circa due chilometri dal luogo della tragedia, è un richiedente asilo che si trova a Berlino dallo scorso febbraio. Era conosciuto alla polizia per reati minori, ma non per una radicalizzazione estremista. Il sospetto, che ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco, è stato individuato dopo l'attacco e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L'uomo ha attraversato il Tiergarten, grande parco al centro di Berlino, ed è stato poi bloccato dalla polizia all'altezza della Colonna della vittoria.

berlino

Guarda il video dell'attentato di Berlino

"Il sospetto terrorista arrestato nega il crimine. Il 23enne finora contesta tutto": aveva scritto l'agenzia Dpa citando "ambienti della sicurezza" in relazione alla strage di ieri nel mercatino di Natale a Berlino. Si tratta di un pakistano che aveva ottenuto il permesso di soggiorno il 2 giugno di quest'anno, migrante che era arrivato in Germania a febbraio.

A conferma che la polizia è ancora alla ricerca del vero conducente c'è il blitz che alle 4 del mattino, secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno effettuato in un hangar dell'ex aeroporto di Tempelhof, nella capitale tedesca, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. Gli agenti, circa 200, stanno registrando tutte le strutture e per il momento non è stato effettuato alcun arresto.

A indagare sull'attacco è l'Ufficio federale per le Indagini criminali tedesco (Bka). Secondo quando reso noto, la Procura federale ha aperto un'inchiesta incaricando la stessa Bka delle indagini, finora in mano alla polizia di Berlino. De Maizière, ha imposto le bandiere a mezz'asta in tutto il Paese in ricordo delle vittime.

Il tir lanciato sulla folla al mercato di Natale a Berlino "è stato un atto deliberato: un presunto attentato", ha spiegato infatti la polizia tedesca, dopo le iniziali cautele sulla matrice della strage di ieri, a Breitscheidplatz, una delle principali zone dello shopping della città.

Vi sono almeno 12 morti e 48 feriti, di cui alcuni in gravi condizioni. Il presunto attentatore fuggito a piedi, è stato arrestato a due chilometri dal mercato di Natale. Un secondo uomo e' stato trovato morto nell'abitacolo del camion: si tratta di un cittadino polacco.

Il tir è di proprietà di un'azienda di trasporti di Danzica, in Polonia, la Ariel Zurawski, e il titolare ha reso noto che l'uomo trovato morto è suo cugino, con il quale aveva parlato per l'ultima volta al telefono lunedi' a mezzogiorno. L'uomo stava rientrando in Polonia dall'Italia e avrebbe fatto tappa per una consegna a Berlino dove intendeva trascorrere la notte.

(Segue...)

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