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Cronache
Borsellino, i mafiosi scagionati fanno causa allo Stato: "Vogliamo i danni"

Chiesto un milione di euro per Gambino, Scotto, Vernengo, Murana, La Mattina

"Abbiamo deciso di costituirci parte civile e di chiedere un milione di euro perché queste tre persone sono sul lastrico, a causa dell'ingiustizia che hanno subito, hanno perso il lavoro, e uno di loro non ha visto nemmeno crescere il figlio". Lo ha detto all'Adnkronos l'avvocato Rosalba Di Gregorio, il difensore di Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Gaetano Murana, i tre uomini che hanno scontato oltre quindici anni di carcere perché accusati, ingiustamente, dal pentito Scarantino. I tre insieme con Natale Gambino e Gaetano Scotto, hanno chiesto una 'provvisionale', cioè un anticipo sul risarcimento complessivo, costituendosi parte civile nell'udienza preliminare che inizierà il 20 settembre al tribunale di Caltanissetta, come scrive oggi Repubblica. Gli imputati sono il funzionario di Polizia Mario Bo, gli ispettori Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, gli investigatori del gruppo ''Falcone-Borsellino'' che secondo la procura nissena avrebbero costruito ad arte il falso pentito Vincenzo Scarantino.

"Ci siamo costituiti ai primi di agosto, cioè prima dell'udienza preliminare del prossimo 20 settembre perché volevamo fare la citazione del responsabile civile", spiega Di Gregorio. "Quando ci sono arrivate le notifiche - aggiunge - siamo andati a Caltanissetta e abbiamo presentato l'istanza al gip Lauricella". E aggiunge: "Ritengo che in linea di serietà e teorica dovrebbe essere solo il primo gradino, non è che il depistaggio lo hanno fatto solo Bo, Ribaudo e Mattei?". "Che ci sia stato un depistaggio lo dice pure la sentenza, ma vogliamo sapere chi gli ha dato l'ordine?", dice ancora Di Gregorio. E ribadisce che le persone che si costituiranno parte civile "si sono ridotte sul lastrico". "Murana, ad esempio - dice - si era appena sposato e aveva un bambino di pochi mesi, sono vite finite. Sia Murana che Cosimo Vernengo erano incensurati". Gli ex imputati hanno boss hanno anche chiesto anche tramite i loro legali che vengano citati come 'responsabili civili' la presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell'Interno. Il gip Francesco Lauricella ha accolto l'istanza. Sono già partite le convocazioni per Palazzo Chigi e per il Viminale, che dovranno presentarsi in tribunale tramite l'Avvocatura dello Stato. Non si sono ancora costituiti parte civile Salvatore Profeta e Giuseppe Urso, di recente riarrestati per mafia, ma entrambi hanno tempo fino al 20 settembre e non è escluso che presentino le loro richieste. 

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