Camorra, medici complici dei clan: 6 arresti
Avevano rilevato i ristoranti di camorristi in carcere per proteggere i loro interessi economici e facevano investimenti e affari per conto della cosca
Camorra: medici complici del clan, 6 misure cautelari
Avevano rilevato i ristoranti di camorristi in carcere per proteggere i loro interessi economici e facevano investimenti e affari per conto della cosca: con questa accusa due medici napoletani, professionisti insospettabili, sono stati destinatari di una misura cautelare emessa del gip di Napoli ed eseguita dalla Dia partenopea, insieme alla sorella e al cognato di un boss e a due affiliati. I medici sono due fratelli, un anestesista e un chirurgo estetico, in servizio presso due cliniche private napoletane dei quartieri di Chiaia e Vomero; la misura restrittiva riguarda anche Domenico Mollica, cognato del capoclan pentito Carlo Lo Russo e titolare di un'agenzia d'affari con sede nel centro direzionale di Napoli, insieme alla moglie Adriana Lo Russo, sorella di Carlo. I due medici, dicono le indagini degli uomini del capocentro partenopeo Giuseppe Linares, insospettabili professionisti, sono stati disponibili a proteggere gli interessi dei titolari di note attivita' di ristorazione di Napoli, in quel momento detenuti e sotto processo, acquisendone i ristoranti e divenendo vittime di estorsione da parte dei Lo Russo, per poi passare a fare affari e investimenti con i fiduciari per conto della cosca che ha la roccaforte nel quartiere di Miano. Hanno dunque reimpiegato nei ristoranti cospicue somme di denaro proveniente da attivita' illecite della camorra, insieme a Mollica e a Mariano Torre, gia' componente del 'gruppo di fuoco' del clan e oggi collaboratore di giustizia.
I due medici devono anche rispondere di favoreggiamento nei confronti dei titolari delle attivita' detenuti e sotto processo, per aver sottoscritto con l'amministrazione giudiziaria, negli anni 2013-2014, contratti di affitto di vari ristoranti all'epoca sequestrati, assicurandone la gestione di fatto e il conseguimento del profitto economico agli arrestati. Mollica con Torre deve rispondere di estorsione nei confronti dei medici, costringendoli a versare una somma di denaro mensile, gia' pattuita con il precedente titolare di uno dei ristoranti. Adriana Lo Russo e' agli arresti per ricettazione aggravata per aver consegnato somme provenienti da attivita' illecite del clan ad esponenti della cosca.