Casapound, salta il blitz della Guardia di Finanza per evitare tensioni
Casapound, Guardia di Finanza: blitz saltato per evitare tensioni. Minacce alla Finanza: “Se entrate sarà un bagno di sangue”. Ma è una fake news
Casapound, salta il blitz della Guardia di Finanza per evitare tensioni
"Nessuno sgombero in vista per CasaPound, nessun danno erariale, nessuna minaccia alla finanza. Lasciano di stucco le ricostruzioni fantasiose di quanto accaduto, o meglio non accaduto, ieri in via Napoleone III". Lo afferma il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone, in merito al mancato sopralluogo originariamente in programma ieri da parte della Guardia di Finanza.
Casapound, Guardia di Finanza: blitz saltato per evitare tensioni. Minacce alla Guardia di Finanza: “Se entrate sarà un bagno di sangue”. Ma è una fake news
Su diversi quotidiani di oggi vengono riportate notizie dichiarate poi false come il mancato sgombero di CasaPound e la presunta minaccia, rivolta dai vertici del movimento agli uomini della guardia di finanza, “se entrate sarà un bagno di sangue“. In realtà queste sembrerebbero essere delle mere fake news, così come ha spiegato il presidente di CasaPound Italia Gianluca Iannone.
Casapound, salta il blitz della Guardia di Finanza per evitare tensioni
"Come Cpi - spiega Iannone - ci siamo limitati a concordare le modalita' per un controllo nello stabile che avvenisse nel rispetto dei diritti e della sicurezza delle famiglie in grave stato di emergenza abitativa che vi risiedono dal 2003. Quando pero' ci siamo resi conto che non era possibile garantire minime condizioni di dignita' per i residenti vista l'inopportuna presenza di una folla di telecamere, ci siamo limitati a chiedere che si rinviasse il controllo ad altra data".
Casapound, Guardia di Finanza: blitz saltato per evitare tensioni. Minacce alla Guardia di Finanza: “Se entrate sarà un bagno di sangue”. Ma è una fake news
"D'altra parte - aggiunge - CasaPound non ha nulla da nascondere. Anzi, e' nel nostro interesse che questo controllo avvenga, perche' e' il modo per dimostrare che il movimento, avendo solo sede legale nel palazzo ed esplicando l'attivita' politica in senso stretto nelle sezioni sul territorio, non ha recato danni alle casse dello Stato, mentre i locali di via Napoleone III sono utilizzati in via esclusiva per l'emergenza abitativa. Naturalmente, pero', non accetteremo mai che questo nostro pur legittimo interesse entri in conflitto con la dignita' e i diritti degli italiani che, proprio grazie all'azione di Cpi, hanno trovato casa in uno stabile che era abbandonato da decenni e che prima del nostro ingresso giaceva inutilizzato e nel degrado piu' assoluto".
Commenti