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Cronache
Caso Shalabayeva, la procura chiede rinvio a giudizio per 11 persone

La procura di Perugia ha chiesto il rinvio a giudizio di sette poliziotti, un giudice di pace e tre diplomatici del Kazakistan, coinvolti nell'indagine sulla vicenda di Alma Shalabayeva e Alua, moglie e figlia del dissidente Mukhtar Ablyazov, prelevate dalla loro casa a Casalpalocco il 29 maggio del 2013 ed espulse dal territorio italiano. Le accuse sono sequestro di persona, abuso d'ufficio e falso in atto pubblico.

A rischiare il processo - secondo le determinazioni del procuratore di Perugia Luigi De Ficchy e dei pm Massimo Casucci e Antonella Duchini - sono Renato Cortese, nuovo questore di Palermo, ex responsabile del Servizio centrale operativo e all'epoca dei fatti capo della Squadra mobile di Roma, e Maurizio Improta, ex capo dell'ufficio immigrazione e oggi questore di Rimini, cinque funzionari di polizia e il giudice di pace Stefania Lavore. Nel procedimento figurano anche tre esponenti della diplomazia kazaka, tra cui l'allora ambasciatore Andrian Yelemessov.

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