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Cronache
Omicidio Marche, polizia: "Alika finito mani nude". Accusa omicidio volontario

Ambulante ucciso a Civitanova Marche: Ferlazzo, chiedo scusa a famiglia Alika

"Chiedo scusa alla famiglia della vittima". Queste le parole di Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, affidate ai suoi legali nel corso di un colloquio. Dalla ricostruzione fornita dall'uomo, fermato per la morte dell'ambulante nigeriano, tra lui e il cittadino nigeriano sarebbe nata una lite perche' "l'ambulante chiedeva insistentemente l'elemosina e ha anche tenuto per un braccio la mia fidanzata". Ferlazzo lavorava da poche settimane in una fonderia di Civitanova Alta.

MACERATA: INDAGINI POLIZIA SU CIVITANOVA, ARRESTATO ACCUSATO OMICIDIO VOLONTARIO E RAPINA

E' stato arrestato in flagranza per omicidio volontario e rapina l'uomo ritenuto responsabile di aver aggredito e ucciso l'ambulante nigeriano morto ieri in pieno centro a CIVITANOVA Marche. E' emerso nel corso di una conferenza stampa della polizia.

MACERATA: INDAGINI, A CIVITANOVA VITTIMA COLPITA CON STAMPELLA E FINITA A MANI NUDE

L'aggressore ha inseguito la vittima, prima l'ha colpita con una stampella, l'ha fatta cadere a terra, e l'ha finita fino a causarne la morte colpendola ripetutamente con le mani nude. Poi, dopo averla tramortita, ha sottratto il cellulare. Sarebbe questa, secondo la polizia, la ricostruzione dell'aggressione all'ambulante nigeriano, ucciso ieri a Civitanova Marche (Marche). Nel corso di una conferenza stampa al commissariato di Civitanova gli investigatori hanno spiegato che per ricostruire la dinamica sono stati ascoltati testimoni ed esaminati i filmati della videosorveglianza.

Nigeriano ucciso in strada a Civitanova Marche, il luogo del delitto

Omicidio Civitanova Marche: i nigeriani bloccano il corso per protesta

A Civitanova Marche i manifestanti hanno bloccato un angolo della strada che conduce alla piazza. C'è molta rabbia per la mancanza di reazione da parte dei cittadini, che non sono intervenuti durante l'aggressione e si sono limitati a riprendere la scena con i telefonini. Qualcuno ha gridato contro gli italiani suscitando le proteste di alcuni commercianti. Tra i manifestanti c'e' anche la moglie di Alika, Charity Oriachi, con una bambina, parente della famiglia.

MACERATA: AMBULANTE UCCISO, CON TESTIMONI E VIDEOSORVEGLIANZA RICOSTRUITA DINAMICA

Testimoni e immagini delle telecamere di videosorveglianza sono servite per chiarire la dinamica dell'aggressione all'ambulante nigeriano, ucciso ieri a Civitanova Marche. Secondo quanto emerso nel corso della conferenza stampa convocata dalla polizia al commissariato di Civitanova Marche, le indagini si sono sviluppate attraverso l'escussione di persone informate sui fatti, soggetti che avevano assistito all'aggressione e attraverso la visione delle immagini di videosorveglianza del comune visto che il fatto è accaduto lungo il corso principale di Civitanova.

Ambulante ucciso: Acquaroli, Regione Marche sara' parte civile

"La Regione Marche chiedera' di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprira', per difendere l'identita', i valori e l'immagine dei marchigiani e delle Marche. Siamo da sempre una comunita' solidale, inclusiva e vogliamo rimanere tale, con l'impegno di tutti". lo ha scritto il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (Fdi) in un post su facebook, a proposito della morte di Alika Ogorchukwu, l'ambulante ucciso ieri a Civitanova Marche da un 32enne italiano, mentre stava mendicando. "Insieme al dolore e al profondo cordoglio per la famiglia di Alika e' necessario ribadire anche la ferma condanna di un gesto di folle e inaudita violenza, che non ha alcuna giustificazione e che lede tutti i marchigiani - spiega Acquaroli -. Le Marche sono una terra accogliente e solidale: un fatto come quello di ieri e' inaccettabile per la nostra comunita' ed e' completamente estraneo alla nostra cultura. E' necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l'impegno sinergico di tutte le istituzioni". per questo la Regione chiedera' di costituirsi parte civile.

Omicidio Marche: avvocato vittima, era una persona tranquilla

Alika Ogorchukwu, ucciso questo pomeriggio a colpi di bastone e soffocato, aveva 39 anni e viveva a San Severino Marche con la moglie e un figlio piccolo. Era un venditore ambulante molto conosciuto anche Civitanova, dove anche oggi provava a vendere la sua merce. Lo conosceva bene anche l’avvocato Francesco Mantella, che quando si è diffusa la notizia dell’aggressione e dell’omicidio è arrivato in Corso Umberto I: “Non aveva precedenti con la giustizia, era una persona tranquilla – ha riferito ai giornalisti -. Per come lo conosco, non credo che possa aver provocato una reazione come quella che lo ha ucciso. Sono sicuro che le indagini sapranno valutare la condotta dell’aggressore, che per quanto mi riguarda è censurabile a prescindere, soprattutto a Civitanova, che si è sempre mostrata città aperta e tollerante”. Il legale aveva seguito Ogorchukwu successivamente a un incidente stradale, che aveva costretto il nigeriano a usare una stampella per camminare.

Nigeriano ucciso a bastonate nelle Marche, fermato aggressore

Un nigeriano di 39 anni è stato ucciso questo pomeriggio da un italiano, che avrebbe reagito a un apprezzamento che l’uomo avrebbe fatto alla sua fidanzata. A quanto si è appreso, l’aggressore avrebbe usato una stampella per colpire a morte la vittima, Alika Ogorchukwu che è un'ambulante. Il presunto omicida è stato fermato. La scena del crimine è il centralissimo Corso Umberto I e l’aggressione è avvenuta intorno alle 14, davanti a diversi testimoni che hanno chiamato i soccorsi: il personale del 118 ha cercato di rianimare il nigeriano, che è deceduto in strada.

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