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Cronache
Consip, l'Autorità sugli appalti pagava l'affitto a Romeo. E Tiziano Renzi...

Inchiesta Consip: Alfredo Romeo e gli strani legami con la pubblica amministrazione

I legami e le conoscenze di Alfredo Romeo erano molto vasti. Ogni giorno l'ìnchiesta Consip riserva una sorpresa. Stavolta si tratta dell'affitto pagato dall'Autorità sugli appalti al manager, personaggio numero uno del caso giudiziario esploso in queste settimane.

L'Autorità sugli appalti pagava l'affitto a Romeo

Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, infatti, l'Autorità di vigilanza sugli appalti (Avcp), poi diventata Autorità nazionale anticorruzione a metà 2014 con l'arrivo di Raffaele Cantone, ha pagato per quattro anni l'affitto di palazzo Capponi in via di Ripetta all'Isvafim di Romeo. Ogni mese l'Avcp versava ben 230 mila euro alla società di Romeo. E lo ha fatto dal novembre del 2010 fino al dicembre del 2014.

Il progetto dell'hotel di lusso di Romeo

Da notare il fatto che già all'epoca, cioè ben prima de caso Consip, Romeo era finito nell'occhio del ciclone per alcune inchieste giudiziarie. Tanto che nonostante il contratto di affitto fosse in scadenza nel 2021 l'Authority decise di andare via. Lasciando campo libero a Romeo per il suo progetto dell'hotel di lusso ora nel mirino dei magistrati.

Marroni: "Mi chimò Palazzo Chigi". Le intercettazioni sull'appalto alle coop

Nel frattempo emergono nuove intercettazioni su un caso parallelo di appalti legati al mondo delle coop. Sempre secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano, ecco un dialogo avvenuto tra il presidente della Consip Luigi Ferrara e l'ad Marroni. Ferrara chiede: "Cosa dobbiamo fare con le cooperative sanzionate dall'Autorità garante del mercato per avere fatto un cartello nella gara delle scuole belle? Tu hai fatto una nota in cui mi pare che sostieni di escluderle non solo da quella convenzione con Consip siglata a seguito della gara delle scuole belle ma anche da quelle altre che sono successive..." L'ad Marroni risponde: "No le cose sono cambiate. C'è stata un'evoluzione". Per poi aggiungere: "M'ha chiamato Palazzo Chigi". Senza aggiungere nomi o altro, per poi comunque affidare il caso all'avvocato Alberto Bianchi, che guida la fondazione Open.

Consip, Tiziano Renzi: "Con Matteo al governo mai affari col pubblico"

"Con Matteo al governo mai fatto affari col pubblico sono pronto a lasciare". Lo afferma in una intervista a 'La Repubblica' Tiziano Renzi. Dimissioni da segretario del circolo Pd di Rignano sull'Arno? "Valuteremo assieme" aggiunge Renzi senior Quando incrociato per strada al giornalista dice: "Eh no, non parlo. Non parlo piu' con nessuno. Tanto qualsiasi cosa dica viene travisato e strumentalizzato. Mi dispiace...ma le cose che mi vengono riportate sono sempre distorte se non inventate". Tronando al ruolo di segretario del Pd locale aggiunge: "Il mio mandato di segretario del circolo e' gia' a disposizione". "Non decido io da solo. E' una valutazione da fare assieme a tutto il partito. Il mio mandato di segretario l'ho rimesso". Quanto all'inchista Consip: "Vedo che mi si accusa dicendo che il padre del premier farebbe meglio a non lavorare con la pubblica amministrazione. Ecco, e' bene che si sappia, e' proprio quello che ho fatto. Non ho lavorato con il pubblico, da quando Matteo e' diventato premier".

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