Cronache

Coronavirus, Zangrillo:"Berlusconi si è sentito solo, ha avuto un'umana paura"

Il professore del San Raffaele: "Temevo un rapido peggioramento del suo quadro clinico"

Coronavirus, Zangrillo:"Berlusconi si è sentito solo, ha avuto un'umana paura"

Il Coronaviru fa paura e continua a tenere l'Italia e il mondo cn il fiato sospeso. La riprova che la malattia non è stata sconfitta è arrivata da Silvio Berlusconi, che lasciando l'ospedale San Raffaele in cui era ricoverato ha detto: "L'ho scampata bella, è stata l'esperienza peggiore della mia vita". L'umana paura del leader di Forza Italia la conferma anche Zangrillo, il professore che lo ha curato. "Berlusconi - spiega Zangrillo al Corriere della Sera - era emozionato. Era provato. L’hanno visto tutti. E in questi giorni, forse, è stato anche un po’ spaventato, perché l’evoluzione della malattia non lascia scampo se si perde del tempo. Lui questa volta credo abbia avuto voglia di dirmi che stava vivendo qualcosa che lo preoccupava veramente. È un uomo molto razionale per cui, se c’è una terapia che è una terapia esatta per la cura della patologia, è il primo a capirlo. Ma l’evoluzione di una malattia infettiva può, soprattutto quando non c’è una terapia specifica, sfuggire di mano e presentare un quadro clinico molto negativo. Questo tipo di percezione lui l’ha avvertita. Tutto ciò è molto umano".

"Io - prosegue Zangrillo - ho sempre dolorosamente in mente l’evoluzione dei quadri clinici di marzo e aprile. Il mio timore è che si potesse avere un’evoluzione di questo tipo. Un individuo di quasi 84 anni con una carica virale elevatissima: quello che ti aspetti è un quadro clinico che può evolvere in modo negativo. Non è stato così perché c’è stata una corretta risposta immunitaria".