Corruzione, arrestati 2 pm. Uno incontrò Lotti tramite l'ex socio di Renzi Sr. - Affaritaliani.it

Cronache

Corruzione, arrestati 2 pm. Uno incontrò Lotti tramite l'ex socio di Renzi Sr.

Arrestati Savasta e Michele Nardi, trasferiti da Trani a Roma. Il primo incontrò Lotti per intercessione di Dagostino, ex socio di Tiziano Renzi

Due magistrati che erano in servizio negli uffici giudiziari di Trani e oggi lavorano a Roma sono stati condotti in carcere, al termine di un'inchiesta della Procura di Lecce su presunti casi di corruzione. Tangenti sarebbero state versate per aggiustare indagini e processi. La custodia cautelare in carcere e' stata disposta per Antonio Savasta (ex sostituto procuratore oggi giudice del Tribunale di Roma) e Michele Nardi (in passato gip a Trani, poi distaccato presso l'ispettorato del ministero della Giustizia e attualmente sostituto procuratore a Roma). 

Tribunale Trani2

In carcere e' finito anche Vincenzo Di Chiaro, ispettore di polizia in servizio al commissariato di Corato. Tutti e tre sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, falso ideologico e materiale. Delle stesse ipotesi di reato risponde anche l'avvocatessa barese, Simona Cuomo, mentre per l'avvocato di Trani, Ruggiero Sfrecola, si ipotizza il concorso in corruzione.

Stessa accusa anche per l'immobiliarista di Barletta Luigi D'Agostino, destinatario di un divieto di esercizio dell'attivita' imprenditoriale e degli uffici direttivi delle imprese per un anno. Ai due avvocati, Cuomo e Sfrecola, è stata notificata l'interdizione dall'esercizio della professione per un anno. Insieme alle ordinanze sono stati eseguiti decreti di sequestro nei confronti degli indagati che hanno riguardato denaro, conti corrente e beni, tra cui un orologio Daytona d'oro e diamanti, trovati nella disponibilita' di Nardi.

L'INCONTRO DELL'EX PM CON LOTTI E IL TRAMITE DELL'EX SOCIO DI TIZIANO RENZI

D'Agostino, tra l'altro, ha avuto in passato rapporti di affari con Tiziano Renzi. E conosceva Savasta che, incappato in alcune procedure del Csm, scrive il Fatto Quotidiano, stava cercando di ottenere al più presto un incarico a Roma. "Siccome tramite Tiziano Renzi l'unico politico che avevo visto 3 o 4 volte era Lotti (...) deciso che lo dovevo portare da lui", dice D'Agostino in un interrogatorio dell'aprile 2018 davanti ai pm. "Effettivamente fissai con Lotti tramite Tiziano Renzi (estraneo alle indagini ndr) un appuntamento dicendogli che volevo portare un magistrato che aveva interesse a mostrare una proposta di legge". Così, continua il Fatto, Savasta si reca a Palazzo Chigi in compagnia di D'Agostino: "Li presentai e me ne andai e non assistetti al colloquio che durò 30/40 minuti". Secondo l'avvocato Sfregola, nell'incontro "Savasta espose a Lotti dei problemi delle norme ambientali che aveva rilevato in una sua indagine sull'Alta Murgia, Lotti si complimentò per l'esposizione tecnica e disse che si sarebbe segnato le lacune segnalate". Per poi aggiungere, come riporta il Fatto: "Alla mia presenza non fu richiesto nulla di esplicito a Lotti. Ma in realtà Savasta esponendo le problematiche della normativa ambientale si era messo a disposizione di Lotti, laddove avesse avuto bisogno di comporre una qualche commissione di studio a Roma". Lotti, sempre ascoltati dai magistrati in merito ha detto di non ricordare di che cosa si parlò durante l'incontro: "Dagostino aveva preso appuntamento con me (...) Non ricordo se Savasta mi chiese qualcosa per sé perché non ricordo bene come si svolse tale incontro".