Cosenza, l'incendio in centro triste simbolo del degrado del Sud
Degrado, fuoco e morte in un palazzo nobiliare, nel centro storico di Cosenza, bellissimo ma abbandonato al suo destino dagli amministratori. >> Quattro scomparsi, 3 persone e un cane, distrutta l'opera più importante del filosofo cosentino Bernardino Telesio. Il Sindaco ha proclamato, per oggi, il lutto cittadino. E poi ?...
Prima che occupanti, abusivi, con problemi psichici, di una casa, sommersa dai rifiuti, i poveri morti erano cittadini, che avrebbero dovuto essere curati con maggiore sensibilità. Non sarebbe rispettoso attizzare il fuoco delle polemiche dopo il letale incendio.
Ma è doveroso interrogarsi sulle responsabilità degli amministratori, non solo cosentini, ma di tante città del Sud, che trascurano, sbagliando, la cultura, l'arte, il turismo, la gastronomia. >> Cosenza ha perso 500 anni di storia, benché fossero state inoltrate, da 8 anni, dai proprietari del palazzo sollecitazioni alla Procura e agli enti locali per assistere, meglio, le persone e tutelare libri e pergamene.
Il centro calabrese vive tra le intuizioni e i progetti, ambiziosi, dei precedenti, rimpianti, Sindaci e l'attuale sciatteria amministrativa, con l'abbandono del centro storico e con i Rom accampati sotto l'avveniristico ponte di Santiago Calatrava.
E, mentre nella piazza, dedicata alle vittime delle Twin Towers, una bella scultura di Mimmo Rotella è la suggestiva risposta dell'arte alla barbarie dei terroristi, si lavora per porre in sicurezza i palazzi adiacenti a quello incenerito dalle fiamme.
Mentre il capoluogo piange i defunti, nella vicina Diamante, sono stati destinati 60 mila euro per ospitare la soubrette Belen Rodriguez al "Festival del peperoncino"...
Occorre auspicare una netta inversione di tendenza, che freni lo scempio del paesaggio e di tanti centri urbani, aumenti la attenzione al turismo, ponga fine all'incuria in cui versano prestigiose istituzioni culturali. Si avverte l'esigenza di una classe politica migliore, non guidata, esclusivamente, da pure logiche di consenso elettorale.