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Cronache
Crisi energetica, una possibile soluzione è nei pannelli solari. I numeri

Pannelli solari per uscire dalla crisi energetica, ecco come fare

L’idea mi è venuta quando ho letto di un’azienda, del bellunese, che produce pali per l’eolico è in crisi. In questo difficile momento, con continue minacce di chiusura del gas proveniente dalla Russia, i governi si danno un gran daffare per ricercare gas in Africa e pensando di poter estrarre di più dagli attuali pozzi, ma veniamo all’idea.

In Italia ci sono 7.914 comuni, immaginando che si potesse, in aree dismesse o in quelle chiamate “cattedrali nel deserto”, utilizzare in media 3 ettari di detti terreni dove si potrebbero imbullonare circa 100 pali da 75 metri (1 ogni 10 metri) per ettaro che sostengano 50 pannelli ciascuno (dimensioni cm 100x60x10) avremmo a disposizione 15000 (3x100x50) pannelli che producano in media 300 watt otterremo 4,5 milioni di watt ossia 4.500 kw al giorno x 7914 comuni = 35.613.000 kw x 365 giorni 12.998.745.000 (quasi 13 miliardi di kw).

L’interessante sarebbe che l’investimento fosse a carico dei comuni stessi (magari utilizzando il leasing) ed i relativi ricavi anche, così facendo i comuni avrebbero l’energia gratuita per gli edifici comunali rivendendo l’eccesso. A proposito non occorrono consigli di amministrazione ecc., la Ragioneria si occuperà dei conti e l’ufficio tecnico delle varie incombenze. Un’ultima cosa i pali non sono soggetti a tassazione perché imbullonati e movibili (vedi sentenze). Allego questa interessante tabella. La tabella seguente stima i kilowattora che un pannello solare può produrre all’anno, considerando cinque wattaggi del pannello e cinque condizioni di luce solare:

pannelli solari
 

Questa tabella fornisce un’idea di quale produzione aspettarsi da un singolo pannello solare, in base alla potenza e alla luce solare locale. Tuttavia, solo un’azienda solare può fornire una stima accurata. Il progetto di un sistema solare considera fattori come l’orientamento del tetto e la presenza di ombre, che sono unici per ogni sito. 

Un paragone lo si potrebbe fare con le attuali centrali elettriche dicendo che: ogni centrale occupa 16 chilometri quadrati. Quattro centrali per 6,4 GW di potenza totale occuperanno dunque 64 chilometri quadrati. Il costo totale è di circa 35 miliardi, per produrre appunto 44 TWh l’anno di energia elettrica per 40 anni. Lascio a voi il calcolo in caso volessimo sostituirle. 

Ora, se le famiglie potessero passare dai fornelli a gas a quelli a induzione, che funzionano con l’energia elettrica, avremmo un abbattimento dei consumi del gas molto importante (le famiglie in Italia sono circa 25.700.000 - dato 2021). Se tutto ciò si rendesse possibile avremmo una grandissima mole di lavoro per tutte le aziende del settore, oltre che a tutto l’indotto.

A questo punto non ci rimane che suggerire allo Stato di non intervenire con le attuali accise, ma di limitarsi ad una tassazione “equa”. Mi ricordo ancora una pubblicità che così recitava: IL METANO TI DA UNA MANO, per evidenti ragioni di minor inquinamento e costi rispetto ad altri fossili, nel nostro caso il sole e la sua luce ci dicono che sono gratis e non inquinano. L’importante è programmare e fare!

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