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Cronache
Cucchi, le forze dell'ordine: "La sorella chieda scusa". Ma Ilaria non molla

Esplode la polemica sul caso Stefano Cucchi dopo la perizia disposta dal gip dell'inchiesta bis che stabilisce un improvviso attacco epilettico come la causa più probabile della morte del ragazzo, sconfessando il nesso con le lesioni causate dal pestaggio dei Carabinieri.

COISP: "FAMILIARI DI STEFANO CUCCHI, GIORNALISTI E POLITICI CI CHIEDANO SCUSA"

“Stefano Cucchi non è morto per un presunto pestaggio. E stata l’epilessia a causare la morte improvvisa ed inaspettata dell’uomo fermato per droga, che soffriva da anni di patologia epilettica ed era in trattamento con farmaci anti-epilettici. A confermarlo sono i periti nominati dal gip per condurre un esame tecnico-scientifico nell’ambito della nuova inchiesta avviata dalla Procura di Roma nei confronti di cinque carabinieri. Insomma ancora una conferma alla vergognosa montatura mediatico-giudiziaria che per anni è servita a gettare fango su tutte le Forze dell’Ordine”. Lo scrive Franco Maccari, Segretario Generale del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia, apprendendo l’esito dell’incidente probatorio disposto dal gip di Roma, in un testo ricevuto da Affaritaliani.it. “In attesa ora che si definisca con una archiviazione il procedimento giudiziario, aspettiamo le scuse da parte di tutti coloro che - familiari, giornalisti, politici e quant’altro - che hanno sposato ad occhi chiusi la tesi dell’uccisione dell’uomo, in violento pestaggio senza neppure attendere un riscontro dei fatti. Fango su fango, diffamazione su diffamazione - prosegue Maccari - per dipingere le Forze dell’Ordine come schiere di violenti, che anziché tutelare la Sicurezza dei cittadini si lasciano andare a pestaggi, torture ed ogni genere di brutalità. Purtroppo è sempre più evidente che gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che vengono coinvolti in drammatiche vicende come quella della morte di Cucchi, vengono lasciati da soli ad affrontare la canea mediatica e giudiziaria che si scatena contro di loro, con una assurda presunzione di colpevolezza che resiste persino alle pronunce giudiziarie e che rende davvero difficile per chiunque non abbandonarsi alla disperazione e allo sconforto di una vita distrutta nell’adempimento del proprio dovere”.

ILARIA CUCCHI NON MOLLA: "AVREMO UN PROCESSO PER OMICIDIO"

Ilaria Cucchi, contattata ad Affari, si rifà a quanto scritto sulla sua pagina Facebook. "Con una perizia cosi' ora sappiamo che finalmente abbiamo ottime possibilita' di vedere processati gli indagati per omicidio preterintenzionale. Con buona pace dei medici e degli infermieri che vengono continuamente assolti", scrive la sorella di Stefano Cucchi. "Non e' il giurista Introna a definire il nesso causale - continua Ilaria Cucchi - ma saranno i magistrati della procura ed i giudici. E' evidente che se Stefano fosse morto di epilessia, come ipotizzato nella perizia, secondo quanto dicono gli stessi periti cio' sarebbe stato possibile in funzione delle condizioni fortemente debilitate dalla sua magrezza e dalle lesioni subite nel pestaggio. Gli unici dati oggettivi scientifici che la perizia riconosce sono: il riconoscimento della duplice frattura della colonna e del globo vescicale che ha fermato il cuore".

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stefano cucchi periziailaria cucchi
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