A- A+
Cronache
Il Pd risponde a Davigo: "Parole pericolose, l'Anm prenda le distanze"

di Lorenzo Lamperti
twitter11
@LorenzoLamperti

"Le parole di Davigo sono del tutto anacronistiche". Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera e responsabile Giustizia del Pd a Montecitorio, risponde duramente alle parole del neo presidente dell'Anm Piercamillo Davigo sui politici in un'intervista ad Affaritaliani.it.

Donatella Ferrante, il neo presidente dell'Anm Piercamillo Davigo ha detto in un'intervista al Corriere della Sera che "i politici rubano più di prima". Come si sente di commentare?

Si tratta di un intervento del tutto anacronistico e fuori contesto storico. Mi auguro di cuore che sia solo la sua opinione personale e che non abbia parlato a titolo dell'Anm. Già conoscevamo le opinioni di Davigo ma ora riveste un ruolo diverso che dovrebbe richiamare a una maggiore responsabilità.

E' in atto uno scontro tra politica e magistratura?

Non c'è nessuno scontro. Ma non bisogna neppure alimentare conflitti inutili e dannosi. Ritengo che quella di Davigo sia una generalizzazione preoccupante, ancor di più se si considera che fa ancora parte di un collegio giudicante della Cassazione. Dire che tutti i politici rubano sarebbe come dire che tutti i magistrati sono fannulloni. Io da magistrato sono preoccupata da questi pregiudizi. Ripeto, mi auguro davvero che, come credo, abbia espresso solo una convinzione personale e che non rappresenti la posizione dell'Anm, istituzione che dovrebbe avere un ruolo diverso di dialogo.

Vi aspettavate una mano tesa?

Non è questione di mani tese o altro. Davigo è una persona che ha una sua storia che va assolutamente rispettata. Lui queste cose sulla corruzione e sulla politica le ha sempre dette. Ha sempre avuto una posizione dura sulla detenzione ma io credo che non possa essere tutto carcere, tanto più che tutta l'Europa va sempre più verso la valorizzazione delle pene alternative. Altrimenti non costruiamo più asili e costruiamo solo carceri. Ma credo che debba rendersi conto che da presidente dell'Anm riveste un ruolo diverso da quello di un semplice magistrato. Penso invece che le sue dichiarazioni odierne siano rancorose, non contestualizzate in questo momento storico e politico e sinceramente datate. Il problema è che, mentre io sono in aspettativa, lui sta ancora giudicando in Cassazione. E per questo le parole sono preoccupanti perché sembra quasi che parta prevenuto verso i politici.

C'è chi sostiene che le parole di Davigo possano essere una mossa per anticipare i possibili interventi sulla giustizia del governo.

Se così fosse significherebbe che le parole sarebbero state concordate con l'Anm ma non credo sia così. Vorrei che l'Anm si esprimesse per chiarire questo punto. Tra l'altro abbiamo sentito più volte Davigo in audizione in qualità di esperto a proposito delle riforme. Purtroppo ripete ancora le stesse cose di anni fa senza tenere conto che questo governo ha introdotto il reato di autoriciclaggio, ha inasprito il voto di scambio politico mafioso e le sezioni unite della Cassazione hanno riconosciuto la bontà dell'impostazione sul falso in bilancio.

Davigo sostiene che i magistrati non dovrebbero entrare in politica. Come risponde?

Ma anche lui sta facendo politica. Vede, la politica non si fa solo andando in Parlamento. Lui fa politica giudiziaria ed è, o dovrebbe essere, un interlocutore della politica essendo presidente dell'Anm. E poi io vedo la politica come una cosa nobile. Non c'è nulla di un male se per un dato periodo un magistrato presta la sua professionialità alla politica, basta che lo faccia in maniera trasparente. Semmai mi fanno paura quei magistrati che restano nascosti dietro ai politici.

Tempi del processo, prescrizione, intercettazioni... Come intende muoversi il governo sul fronte giustizia?

Abbiamo lavorato moltissimo su tutti i fronti. Per quanto riguarda la prescrizione, Davigo vuole l'interruzione automatica dopo la richiesta di rinvio a giudizio. La prooposta messa a punto da noi alla Camera prevede invece la sospensione per due anni dopo la sentenza di primo grado e per un anno dopo la sentenza di secondo grado. Un modello diverso ma che indice molto rispetto a quello della ex Cirielli. Abbiamo previsto anche tempi più lunghi per la prescrizione lagata alla corruzione. Ora stiamo aspettando il Senato. Tra le altre cose c'è anche la legge delega sulla pubblicabilità delle intercettazioni rilevanti. Punto sul quale stanno lavorando anche delle procure che si stanno dando norme di autodisciplina. Insomma, stiamo lavorando duramente su tutti questi aspetti e auspico che si smetta di alimentare uno scontro che non esiste.

Tags:
davigo renziintervista donatella ferranti
Iscriviti al nostro canale WhatsApp





in evidenza
Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi

Guarda le immagini

Al via le riprese del primo docufilm sulla vita privata di Alberto Sordi


in vetrina
Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo

Milano/ Nuovo flagship store per Swarovski: oltre 500 metri quadri in Duomo





motori
Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Citroën inaugura a Parigi “Le Chëvron” per presentate la nuova e-C3

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.