Donne straniere in Italia: 7 partorienti su 10 sono mamme extra-comunitarie
Donne straniere e gravidanza: “Problemi linguistici e differenze culturali possono allontanare le pazienti dai nostri reparti”. La nuova società multietnica
Aumenta il numero di parti di donne straniere in Italia. I problemi linguistici e le differenze culturali della nuova società multietnica
Il 20% dei parti negli ospedali italiani è di donne d’origine straniere, 7 su 10 di loro provengono da paesi non appartenenti all’Unione Europea ed alcune giungono nel nostro paese sui barconi della speranza già in stato interessante e sono costrette a partorire in condizioni estreme.
Dell’argomento se ne parla al 91° congresso nazionale SIGO - Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia che si sta tenendo a Roma e che ha per tema La Salute al Femminile Tra Sostenibilità e Società Multietnica.
La salute e il benessere degli oltre 5 milioni di migranti residenti nel nostro Paese, ormai l’8% della popolazione, al centro del più importante evento annuale di ginecologia.
All’apertura dei lavori, il SIGO lancia un appello alle istituzioni:
“È fondamentale che a tutte queste donne sia garantita la migliore assistenza sanitaria, soprattutto nel momento del parto ma anche in tutte le altre fasi della vita”.
Madri straniere in Italia: le difficoltà linguistiche allontanano le donne dai reparti di ginecologia
Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento Tutela della Salute della Donna della Cattolica di Roma e presidente del Congresso di Roma, afferma:
“In Italia risiedono persone di 200 diverse nazionalità. Le donne in età fertile sono oltre 1 milione e 700mila. Sono numeri importanti e destinati per forza a crescere con il passare degli anni. Le difficoltà linguistiche per esempio rischiano di allontanare dai nostri reparti di ginecologia donne che invece avrebbero bisogno di un aiuto. Gli stranieri provengono nella maggioranza dei casi da Paesi con una diversa concezione della maternità, della sessualità e più in generale del ruolo della donna. Noi ginecologi quindi abbiamo una sfida ancora più delicata da affrontare”.
Donne straniere e ginecologia: l’80% delle adolescenti straniere non è mai andato dal ginecologo. Un aborto su tre è praticato su una donna straniera
Il prof. Paolo Scollo, presidente nazionale SIGO, dichiara:
“L’80% delle adolescenti d’origine straniera non è mai andata dal ginecologo. Mentre “solo” il 30% delle loro coetanee italiane ha fatto altrettanto. Comportamenti sessuali pericolosi e mancato utilizzo di contraccettivi sono due fenomeni molto diffusi che devono essere al più presto contrastati. Infatti nel nostro Paese un’interruzione volontaria di gravidanza su tre è praticata da una straniera. La prevenzione deve cominciare dalle scuole attraverso una maggiore informazione per tutti i ragazzi. Possiamo dare il nostro contributo per esempio formando gli operatori e gli insegnanti che dovranno tenere agli studenti lezioni di educazione alla sessualità e affettività”.