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Cronache
E' Bologna la capitale delle multe. Ma se in divieto c’è l'auto del sindaco...

Il sindaco di Bologna Virginio Merola non perde occasione per farsi autogol.

Dopo l’iniziativa di Fratelli d’Italia che lo filma mentre parcheggia in Comune una Volvo diesel da 80.000 euro ammette di usare l’automobile per recarsi al lavoro (quando per anni ha fatto la paternale a chi utilizzava il mezzo privato) e addirittura invia una lettera a Il Resto del Carlino per informarli di essersi preso una contravvenzione “perché sostava nello stallo destinato alle auto ibride di servizio in uso al Comune”.

Gli esponenti del partito di Giorgia Meloni, Lorenzo Tomassini e Andrea Giovannini, lo hanno ripreso per molti giorni mentre parcheggiava a Palazzo d’Accursio, sede del Comune, e in uno spazio consentito alle sole auto ibride, a 10 metri dagli uffici dei vigili.

 

Bologna è insieme a Firenze la città più feroce nell’infliggere contravvenzioni agli automobilisti. Prima in classifica ha incassato 47,92 milioni di euro in multe con un esborso salato per ogni cittadino pari a 127,9 euro a testa (dati rielaborati nel novembre 2018 da Il Sole24Ore che ha attinto a fonti della Ragioneria dello Stato). Ci sono parti della città in cui gli autovelox fanno una multa ogni 5 minuti.

Gli uffici dei vigili a Palazzo d’Accursio sono a circa 10 metri dallo stallo delle auto ibride, dove il sindaco parcheggiava impropriamente l’auto, la sua V90 Volvo che è chiaramente un diesel. Eppure resta inspiegabile come gli esponenti di Fratelli d’Italia siano andati a colpo sicuro riconoscendo l’auto diesel parcheggiata irregolarmente e i vigili no. Questi hanno comminato la contravvenzione solo dopo che è stato sollevato il caso, anche se l’auto è sempre parcheggiata lì e da tanto tempo, come documentato da FdI.

Il 17 maggio Tomassini, quando la multa non era ancora stata comminata, si reca all’ufficio dei vigili e sulla mancata multa chiede spiegazioni al capo degli ispettori. “E’ un veicolo ibrido. C’è stato così comunicato”, risponde il comandante Pasolini ripresa in video. Ma viste le sollecitazioni di Tomassini, certo che il veicolo sia un diesel come può esserlo chiunque inserisca il nome dell'autovettura in internet  annuncia anche che “ora andremo a verificare”. Alcune ora dopo arriva la multa.

 

“Chiederemo un accesso agli atti per capire l’accaduto. La Polizia Locale, che è di tutti, non controlla nemmeno quello che accade dentro il Palazzo? Ci chiediamo se Merola non intenda chiedere scusa a tutti i cittadini”, si era domandato Tomassini il giorno prima.

Ma quali scuse!? Anzi.

Merola con la lettera a Il Carlino ammette quanto accaduto ma attacca gli esponenti di FdI rei “di portare qualche voto in più” alla loro compagine “in questo scorcio di campagna elettorale”.

Quindi la colpa non sarebbe sua, di aver detto di recarsi lavoro solo in autobus, “mi piacerebbe vedere solo gente a piedi, in bici o sui bus. E io andrò sempre al lavoro col 14”, quando in verità lo faceva con un auto, ma di chi lo ha immortalato in video mentre parcheggiava in Comune, addirittura in uno stallo vietato al quel tipo di veicolo. 

La multa gli sarebbe stata inflitta dai vigili per una leggerezza, ha parcheggiato nello spazio di sosta destinato alle auto ibride quando la sua è diesel. Ma la sua leggerezza non è “per una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini” ma solo “un parcheggio sbagliato”.

Ah ecco.

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