Cronache
Emilia Felix -‘ndrangheta a braccetto. Motivazioni Cassazione processo AEmilia
La popolazione è omertosa. Devastanti le motivazioni della Cassazione sulla sentenza AEmilia. Mille anni di carcere per i tre quarti dei 220 imputati.
La ‘ndrangheta è "vissuta" in Emilia come un affidabile “fornitore di servizi". Come i clan di ‘ndrangheta hanno colonizzato l’Emilia “grazie a pezzi di società conniventi", con un’organizzazione in parte imprenditoriale e in parte militare. Una storia antica scoperta solo ora
“Economia”, emiliana, “colonizzata grazie a pezzi di società conniventi". La ‘ndrangheta è vissuta come un affidabile “fornitore di servizi” che va del recupero crediti alla falsa fatturazione, dallo sfruttamento lavorativo alle minacce: una risolutrice di problemi. Questi i passaggi che forse spiccano di più nelle motivazioni della Cassazione sulla sentenza del Processo Aemilia e che mettono una pietra tombale sulle fanfare della superiorità morale della sinistra italiana. Lo scrivo da circa 20 anni. Ma ancora poco tempo fa queste parole erano sacrileghe nella terra rossa per antonomasia (Sic!).
La Cassazione traccia il profilo della supercosca Grande Aracri, egemone in Emilia da qualche decennio ma con solide radici a Cutro. Con l'economia emiliana c'è una connivenza utilitaristica, scrivono i giudici nelle complesse 458 pagine, rigettando la stragrande maggioranza degli 87 ricorsi degli imputati.
L’impianto accusatorio sostenuto dai Pubblici Ministeri esce confermato assieme a oltre mille anni complessivi di carcere per i tre quarti delle 220 persone coinvolte.