Emilia, legge contro discriminazioni Lgtb. Cosa non va. Si favorisce una lobby - Affaritaliani.it

Cronache

Emilia, legge contro discriminazioni Lgtb. Cosa non va. Si favorisce una lobby

Antonio Amorosi

L’avvocato Michele Facci, consigliere regionale in Emilia Romagna, non è un estremista. "Il provvedimento è un favore a una lobby ed è pericoloso precedente".

Michele Facci: “sui giornali ho letto cose non vere”. Inizia così il lungo colloquio con il consigliere  di Fratelli di Italia in Region Emilia Romagna che ha condotto una dura battaglia per evitare che il provvedimento passasse. Facci, nel suo orientamento, è considerato un moderato.

 

L’Emilia-Romagna ha approvato da qualche giorno una legge regionale contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. La Regione riconosce il diritto all’autodeterminazione in ordine al proprio orientamento sessuale e di genere, contrasta le discriminazioni e si farà parte di interventi per contrastare discriminazioni e bullismo con matrice omosessuale nei vari settori della vita sociale come lavoro, scuola e sport. L’Ente si potrà costituire parte civile nei casi di violenza determinati da identità di genere e orientamento sessuale devolvendo eventuali risarcimenti. La Regione, e questo è parte di un accordo con il mondo cattolico dentro la maggioranza che ha approvato il provvedimento, non concede contributi ad associazioni che realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità.

Pd e M5S hanno dato parere favorevole alla norma ma da destra è stata condotta una dura battaglia per evitare che passasse. 

 

Avvocato, lei è un consigliere regionale di Fratelli d’Italia, cosa c’è di male nell’approvare una legge che contrasta l’omofobia?

Per la Regione non ha senso. L’impostazione originaria della legge era colpire il pensiero poco conforme (si parlava di omotransnegativita'): tutti i pensieri che possono essere anche potenzialmente lesivi vanno prevenuti con una sorta di censura preventiva. Poi si è cambiato e si è detto ‘dobbiamo colpire chi fa discriminazione sessuale per l’orientamento sessuale, l’identità di genere, ecc, bene’. Ma non stiamo dando delle tutele con carattere giuridico, lo fanno già le leggi nazionali, internazionali, ecc... Siamo una Regione. Perché devi fare una legge regionale su questo tema? Quei tipi di tutele devono essere per tutte le persone, che siano gay, che siano etero, che siano disabili, ecc. Perché si vuole creare una corsia preferenziale per alcuni settori? Creando delle quote per le persone che si considerano discriminate per un’ideologia o per un orientamento? Per me la risposta e' si': si vogliono creare, in una fase successiva, quote nel lavoro e nell’associazionismo e sostenere con provvedimenti, facilitazioni ed anche sostegno economico soggetti che poi pensi ti votino, perché sono naturalmente ancorati a sinistra. Aspetto i regolamenti attuativi.

 

Lei pensa che l’omosessualità sia una malattia?

Assolutamente no. E’ un orientamento sessuale che io rispetto ma non vedo per quale motivo ci devono essere delle prerogative a favore di qualcuno e a danno di altri. Io rispetto omosessuali, transessuali, ecc ma non capisco il motivo di questa legge se non con quanto le dicevo prima.

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C’è chi è arrabbiato perché avete fatto una campagna d’odio contro la comunità Lgtb….

Non è vero. Nessuna campagna. Abbiamo fatto ostruzionismo proporzionale a quanto era la portata ideologica del provvedimento. Ad esempio la conseguenza dell’articolo 3 è istituzionalizzare i progetti gender nelle scuole.

 

Cosa sono questi progetti gender? 

Sono la teoria secondo la quale ci sono tanti generi e non solo quello maschile e femminile. Non dobbiamo quindi educare dicendo che ci sono maschio e femmina ma tanti generi, con nomi incredibili che noi abbiamo citato durante il consiglio. In questo modo non si vuol fare altro che instillare nei minori l’idea che non ci sono maschio e femmina ma altri generi così come non esiste la famiglia naturale, tradizionale, e quindi uomo/donna, ma genitore 1 e 2

 

Siete accusati di non dire nulla sui femminicidi, sullo scandalo pedofili nel mondo vaticano o sui minori maltrattati nelle famiglie e che questa è una campagna omofoba, e di aver usato un linguaggio fascista degli anni ‘30, dove alla parola ebreo si è sostituita quella di omosessuale: cosa risponde?

Non era quello il contesto. Lo abbiamo detto in maniera chiara. e’ l’accusa becera di chi non vuol capire.un conto e' prendere posizione contro le descriminazioni, un altro fare un'altra legge, oltre quella che gia' esiste (l.r. 6/2014) contro le discriminazioni. e allora non ne capiamo l'esigenza, o meglio, la capiamo: accontentare il mondo lgbt e concedere loro prerogative e preferenze. anche perche', quando si parla di "stereotipi discriminatori", si parla in astratto. quali sono? Con quale criterio si decide qual’è l’orientamento discriminatorio? E chi lo decide? Il presidente della Regione? Il funzionario?  La realtà è che in nome di un principio che io condivido, non discriminare, si vanno a creare dei percorsi preferenziali rispetto ad altri soggetti.

 

L’aspetto che la preoccupa di più?

La parte sull'educazione scolastica, indubbiamente. la parte del gender e' veramente insidiosa. ma anche quella che riguarda i "codici comportamentali e di formazione del personale nella pubblica amministrazione". mi sembra una follia. cioè se io non intendo adeguarmi a questo pensiero sarò perseguibile sul lavoro. perché vengo considerato uno che fa discriminazione. così però non va bene affatto. si vuole imporre un pensiero unico.vogliono propagandare un’ideologia e creare delle riserve. ad esempio nei servizi socio assistenziali, perché devo imporre un favore nei confronti di alcuni soggetti sul presupposto che siano discriminati? così, di fatto, si favorisce solo una lobby.

 

Nella legge vengono vietati contributi ad associazioni che “realizzano, organizzano o pubblicizzano la surrogazione di maternità”. Quale sarebbe il motivo?

I cattodem per cercare di mitigare la portata della legge e votare a favore hanno inserito questo passaggio come contropartita, dicendo ‘la votiamo ma ci date in cambio questo’. Ecco il motivo.

 

Perché durante le sedute avere citato lo scandalo di Bibbiano? Che senso ha? 

Perché in bibbiano è comparsa una componente ideologica fortissima come orientamento degli accusati e delle loro scelte che la procura ritiene criminali. Come quella di cercare di distruggere con sistematicità il ruolo del padre o della famiglia, come si evince dalla carte ed è alla base di alcune azioni della dirigente anghinolfi, indagata. Parlo di ideologia che sta alla base di alcuni comportamenti e che viene anche stigmatizzata dai magistrati, e non dei reati in sé. Ed è proprio la stessa ideologia che qui si vuole far passare come pensiero da sostenere