Soldi-Mahmood, l'esilarante parodia. Agricoltore Prosecco canta, video virale
Parodia della canzone “Soldi” che ha vinto Sanremo 2019. Un giovane coltivatore trevigiano del Prosecco canta sulla base della hit e la versione fa il botto.
“Soldi” dell’italo-egiziano Mahmood ha vinto Sanremo 2019, ma il giovane trevigiano Del Puppo l’ha trasformata in una versione virale irriverente ed ironica, cantata a colpi di rime perfette. Del Puppo appare in video con tanto di cappellino da rapper rovesciato in testa, occhi a fessura e indossando un tutino da lavoro in vigna. Il risultato è esilarante.
Guarda.
Il video, da telefonino a telefonino tramite whatsapp, sta arrivando ovunque. E invece della lagna autocommiserativa del solito rapper sfavato, Matteo racconta la sua quotidianità, di come ci si rimbocca le maniche e… viene fuori il genio.
“Son qua nella vigna e sto gelando, a -4 gradi sto potando”, canta, “produco prosecco metodo Charmat, è dieci volte meglio dello champagne”. Rime precise e spiritose ma anche dissacranti come il ritornello quando dice “mi chiedi: come va? come va? come va? Nel vigneto a lavorar, lavorar, lavorar”. E “tratto col recupero dalle case se no sono guai, sono biodinamico con lotta integrata glifosate mai. L’esportiamo in tutto il mondo, con le bollicine o col fondo” (“col fondo”, così viene chiamata in zona la rifermentazione in bottiglia, ndr).
Occhi cerulei, capello castano biondi e una passione irrefrenabile per la musica traspare da ogni video che Matteo carica sul suo profilo facebook, dove canta con l’atteggiamento del classico lavoratore veneto, sveglio e spiritoso che non si prende troppo sul serio e non si piange addosso. “Non andremo mai in fallimento se il mercato sarà sempre in aumento”. Rime e ritmo diventano coinvolgenti.
Centinaia di commenti di ogni natura sotto il suo profilo, da chi vuole andarlo a trovare in cantina a comprargli il vino a chi gli scrive che la sua versione ha più senso dell’originale.
Anche il sommelier Fabio Giavedoni, collaboratore di Slow Food e curatore di Slow Wine, la guida dal 2010 delle aziende e i vini d’Italia, lo nota e lo rilancia in rete.
Le polemiche del post Festival su “Soldi”, ad uso e consumo dello show business, svaniscono in un lampo. La vita reale sembra più sensata del nostro sistema musicale, così scadente che da anni è difficile anche solo ricordare il ritornello di una canzone; da tempo non è neanche più un settore industriale. Nel migliore dei casi serve solo a fare “soldi” e non ad emozionare o a raccontare storie e passioni.
Dopo la valanga di commenti la reazione di Matteo su Facebook non si fa attendere. “Le ultime ore sono state per me un po' frastornanti e non mi rendo ancora bene conto della cosa”, scrive, “quello che ho fatto non è stato altro che mettere insieme le mie due passioni, quella per la musica e quella per il lavoro che faccio. Il fatto che vi siate divertiti è per me fonte di orgoglio e uno stimolo a continuare questa attività. Spero di pubblicare a breve altre canzoni. Vorrei ringraziare tutti per i complimenti e le manifestazioni di stima ricevute nelle ultime ore. Un grazie particolare agli amici e alla famiglia che mi hanno aiutato a raggiungere questo successo inaspettato. Al momento sono inondato da richieste di amicizia, contatti e messaggi e non credo riuscirò a rispondere a tutti. Per me la vita continua come sempre e vorrei mantenere il mio privato. Sono sicuro che mi capirete. Grazie ancora a tutti”.
“Per me la vita continua come sempre”. Basso profilo e tanta voglia di vivere da questo ragazzo simpatico e intelligente.
Non c’è che dire. Ancora una volta il Paese reale sembra molto meglio di ciò che vediamo tutti i giorni in tv e che ci raccontano i media mainstream.
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