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Cronache
Ex Ilva, commissari contro Arcelor: "Scudo penale? Conclamata falsità"

ArcelorMittal: commissari, su scudo penale conclamata falsita'

L'affermazione di ArcelorMittal secondo cui "la mancata estensione temporale dello scudo penale renderebbe impossibile attuare il piano ambientale senza incorrere in responsabilita' (anche penali) conseguenti a problemi ambientali ereditati dalla precedente gestione non e' pertanto una semplice mistificazione ma piuttosto una conclamata falsita'". Lo scrivono i legali dei commissari dell'ex Ilva nella memoria depositata al Tribunale civile di Milano. 

ArcelorMittal: commissari, Riesame travolge argomenti avversari

L'ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Taranto lo scorso 7 gennaio ha accolto l'istanza di proroga dell'uso dell'altoforno 2 "travolge" gli argomenti di ArcelorMittal. Lo scrivono i commissari della ex Ilva nella memoria depositata nell'ambito della causa civile in corso davanti al Tribunale di Milano spiegando che questa decisione fa "venire meno il presupposto di gran parte delle argomentazioni avversarie". I legali firmatari della memoria ricordano che, nel suo ricorso, la multinazionale franco-indiana scriveva che "non avendo Ilva attuato le prescrizioni entro il 13 dicembre 2019, devono essere spenti sia AFO2 sua gli altiforni 1 e 4 in ottemperanza a un ordine della magistratura penale". Un argomento dissolto, secondo la loro interpretazione, dal provvedimento del Riesame. 

ArcelorMittal: commissari,negato sopralluogo su stato fabbrica

Nella memoria depositata al giudice civile, i commissari dell'ex Ilva contestano ad Arcellor Mittal di non fargli verificare le condizioni dello stabilimento in affitto. "Nonostante gli impegni assunti in udienza - si legge nel documento - si rifiuta ostinatamente di consentire alle ricorrenti qualsiasi tipo di verifica e sopralluogo finalizzati a controllare l'effettiva situazione e la correttezza della ben laconica, generica e del tutto insufficiente informazione ricevuta. Una situazione che evidentemente preclude in larga parte di verificare il reale ed effettivo spessore delle attivita' di gestione e conduzione dei rami d'azienda". 

ArcelorMittal: commisssari,dolosa mistificazione stop impianti

Da parte di ArcelorMittal ci sarebbe stata una "dolosa mistificazione" in relazione alla sicurezza delle procedure da adottarsi per lo spegnimento degli impianti. Lo scrivono i commissari dell'ex Ilva, attraverso i loro legali, nella memoria depositata al Tribunale di Milano. "Le affermazioni di controparte - si legge nel documento - circa la assoluta sicurezza della procedura di spegnimento degli impianti che ArcelorMittal ha in mente di porre in essere, al fine della forzosa riconsegna degli stessi, si risolvono in una dolosa mistificazione: il fatto che ArcelorMittal abbia oggi in mente di adottare le migliori tecniche di spegnimento disponibili non significa certo che le stesse siano suscettibili di escludere l'elevata probabilita' del verificarsi di danni".

ArcelorMittal: commissari, ex Ilva non regge a inadempimento

 Ilva in amministrazione straordinaria non avrebbe "ne' la struttura ne' i mezzi per reagire all'inadempimento del debitore per mitigarne i danni". Lo scrivono i legali dei commissari dell'ex Ilva nella memoria depositata ieri sera al giudice civile di Milano, Claudio Marangoni. Quella attuale, secondo la loro lettura, e' "una situazione in cui il creditore non ha ne' la struttura ne' i mezzi per reagire all'inadempimento del debitore per mitigarne i danni. Le ricorrenti non avrebbero infatti oggi i mezzi per ricevere l'illegittima riconsegna dei rami d'azienda e operarli e gestirli per gli ulteriori 33 mesi necessari per porre in essere una reiterazione e riedizione della procedura competitiva effettuata nei primi mesi del 2016: ed anche se tali mezzi astrattamente vi fossero (e cio' non e'), sarebbe evidentemente del tutto illegittimo e iniquo porre a carico dei creditori tale enorme costo per rimediare al doloso inadempimento delle resistenti". 

ArcelorMittal: commissari, danno irreparabile se si ritira

Il possibile ritiro di ArcelorMittal dal polo siderurgico costituirebbe "un danno incalcolabile e concretamente irreparabile". Lo scrivono i commissari dell'ex Ilva nella memoria depositata ieri sera nell'ambito della causa civile in corso al Tribunale di Milano. "Ove fosse consentito ad ArcelorMittal - si legge nelle memoria di oltre 80 pagine - di ritirarsi illegittimamente dall'operazione calpestando gli accordi stipulati e gli obblighi assunti, il danno sarebbe incalcolabile e concretamente irreparabile in ragione sia della sua dimensione, e natura, che delle sue caratteristiche". "Al di la' dell'enorme danno economico arrecato alla controparte contrattuale (e quindi all'intero ceto creditorio) - proseguono i legali di Ilva in amministrazione straordinaria - verrebbe frustrata irrimediabilmente la stessa volonta' del legislatore di assicurare continuita' produttiva di uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale e, a causa dell'evidente impossibilita' di preservare dalla liquidazione i rami d'azienda, si svilupperebbe un'ulteriore congerie di incalcolabili e irrisarcibili pregiudizi diffusi - in larga parte di carattere economico - a carico dell'intero tessuto socioeconomico delle aree interessate". 

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