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Cronache
Falcone, 26 anni dalla strage di Capaci.Mattarella: "E' ancora un riferimento"

Mafia: Nave Legalita' a Palermo, c'e' anche Fico ad accoglierla

E' arrivata al porto di Palermo la Nave della Legalita' con a bordo oltre mille ragazzi salpati ieri sera da Civitavecchia per ricordare nel giorno del 26esimo anniversario della strage di Capaci, Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. Ad attenderli sul molo molti studenti delle scuole di Palermo, e, tra gli altri, il presidente della Camera, Roberto Fico, Maria Falcone, sorella di Giovanni e presidente della Fondazione Falcone, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e Giovanni Legnini, vicepresidente del Csm. In tutta Italia sono piu' di 70 mila le ragazze e i ragazzi che partecipano alle iniziative di #PalermoChiamaItalia, promosse dal ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca e dalla Fondazione Falcone. Dopo l'arrivo nel porto di Palermo le celebrazioni istituzionali si svolgeranno nell'aula bunker dell'Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra. Ieri sera nel corso degli incontri con gli studenti sulla nave e' intervenuta Claudia Loi, sorella dell'agente delle scorta Emanuela, che ha ribadito quanto siano importanti iniziative come queste a sostegno della legalita' cosicche' non debba piu' essere necessario morire per difendere certi valori. Anche l'ex presidente del Senato, Piero Grasso, ha spiegato come per lui ogni anno sia importante partecipare a questo evento. "E' qualcosa - ha detto agli studenti Grasso - che fa parte della mia vita. Ho cominciato nel 2006 a partecipare e negli anni ho avuto il riscontro dell'importanza di questo evento. Sulle stragi di quegli anni - ha proseguito - ci sono tante cose che dobbiamo ancora accertare e tanti misteri su cui fare chiarezza. La storia dei nemici della mafia uccisi solo dalla mafia ha bisogno di altre importati acquisizioni. Sulle loro bare - ha aggiunto - abbiamo giurato che non ci fermeremo mai, finche' non riusciremo a trovare la verita' sulla loro morte e su quella stagione di stragi".

Quindici scuole vincitrici di Palermo e provincia sono peraltro le protagoniste delle manifestazioni in citta': vere e proprie piazze della legalita', aperte al pubblico, per incontri, seminari, dibattiti, performance teatrali. Iniziative, spettacoli e laboratori didattici animano dal mattino anche piazza Magione, via D'Amelio, l'area che circonda l'Albero Falcone, in via Notarbartolo e il Giardino della Memoria di Capaci, inaugurato lo scorso anno nel punto esatto in cui la mafia piazzo' la carica di esplosivo. A piazza Magione il figlio di Vito Schifani, Antonino Emanuele, Tenente della Guardia di Finanza, accende la fiaccola dei campionati studenteschi di atletica leggera che si tengono, quest'anno, proprio a Palermo. Nel pomeriggio i due tradizionali cortei di #PalermoChiamaItalia, che vedono protagoniste le scuole, ma che saranno aperti a tutta la citta': il primo alle 15.30 da via D'Amelio, il secondo alle 16 dall'Aula Bunker per ritrovarsi davanti all'Albero Falcone, in via Notarbartolo, per il Silenzio, alle 17.58, l'ora della strage di Capaci. La giornata si chiude in serata con una messa, alle 19, presso la Chiesa di San Domenico, in ricordo delle vittime di mafia e poi da un concerto della banda della Polizia di Stato, al Teatro Massimo. Per il secondo anno consecutivo, inoltre, presentati a Palermo i progetti delle "Universita' della Legalita'", i 23 atenei che hanno aderito al Protocollo d'intesa siglato il 23 maggio del 2016 tra il Miur, la Conferenza dei Rettori delle Universita' Italiane, il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari e la Fondazione Falcone, con l'obiettivo di promuovere la cultura della memoria e dell'impegno attraverso un percorso di sensibilizzazione e formazione del mondo accademico. Il Miur e la Fondazione Falcone uniscono le piazze di #PalermoChiamaItalia e tutte le scuole che vogliono partecipare facendo sentire la loro voce per dire "no" alle mafie utilizzando anche i canali social. Sui profili twitter @MiurSocial e @23maggioItalia le dirette degli eventi raccontati attraverso gli hasthag #23maggio, #PalermoChiamaItalia e #navedellalegalita'.

Mattarella, sara' sconfitta. Forza legalita' non si ferma 

"La mafia verra' sconfitta. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminera' 'sulle gambe di altri uomini', come ebbe a dire lo stesso Giovanni Falcone. Con questo spirito desidero esprimere la mia vicinanza e la mia solidarieta' ai familiari dei caduti e a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile". E' quanto afferma Sergio Mattarella in una dichiarazione diffusa dal Quirinale.    "Tanti successi sono stati ottenuti, grazie al valore e all'abnegazione di uomini dello Stato. E la forza della legalita' non si fermera' davanti alle nuove strategie mafiose", assicura il Presidente della Repubblica.

"Sono trascorsi ventisei anni dalla strage mafiosa di Capaci, che spezzo' la vita di Giovanni Falcone, della moglie, il magistrato Francesca Morvillo, e di tre uomini della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. La memoria del loro impegno e il loro sacrificio sono divenuti parte della coscienza civile e democratica del Paese, e costituiscono un riferimento prezioso per la comunita' nazionale", spiega Mattarella osservando che "con mezzi disumani la mafia ha perseguito, e ancora persegue, finalita' eversive".    "Falcone - riprende il Capo dello Stato - ci ha dimostrato che la civilta', la legalita', la Costituzione, possono prevalere su chi le minaccia e vuole destabilizzarle. Il ricordo di Falcone e' indissolubilmente legato a quello di Paolo Borsellino, ucciso con analoga brutalita' a due mesi di distanza, insieme ad altri servitori dello stato, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Claudio Traina. Falcone e Borsellino ebbero l'intelligenza e il coraggio di colpire l'organizzazione mafiosa come prima non si era fatto. Il maxi processo, da loro istruito, mostro' la mafia come fenomeno unitario, dotato di gerarchia interna, di tentacoli, complicita' e collusioni, e consenti' in tribunale condanne importanti".    "Dal lavoro di Falcone e Borsellino scaturirono anche metodi di indagine piu' moderni, oltre che proposte organizzative e legislative che - osserva ancoa Mattarella - hanno consentito azioni di contrasto piu' efficaci. Tanti successi sono stati ottenuti, grazie al valore e all'abnegazione di uomini dello stato. E la forza della legalita' non si fermera' davanti alle nuove strategie mafiose".    "La mafia verra' sconfitta. Il testimone che i due magistrati ci hanno consegnato camminera' 'sulle gambe di altri uomini', come ebbe a dire lo stesso Giovanni Falcone. Con questo spirito - conclude - desidero esprimere la mia vicinanza e la mia solidarieta' ai familiari dei caduti e a tutti i cittadini che oggi si riuniranno per consolidare, nel ricordo, il proprio impegno civile".

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