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Cronache
Fase 2, pool di medici smentisce il Cts: "Via gli stop, non servono a nulla"

"Il governo revochi i provvedimenti di contenimento emessi sulla base di uno stato di emergenza di cui oggi non sussistano dei presupposti di fatto che ne giustifichino l'applicazione". E' la richiesta posta da un gruppo di medici che ha inviato un'istanza in autotutela al governo. Nel documento, secondo quanto riporta Tgcom24, vengono messi in dubbio i "punti della narrativa allarmistica sul coronavirus" attraverso prove documentali e l'esperienza sul campo, e viene chiesto al governo di giustificare le scelte fatte sulla base delle osservazioni di "esperti" di cui, secondo gli autori dell'istanza, non si conoscono né l'autorevolezza e né l'esperienza "ci potrebbero essere conflitti d'interesse".

I medici inoltre criticano la misura che obbliga a usare le mascherine: "Indossarle per ore fa male, tra i rischi l'ipercapnia e sovrainfezioni da microorganismi". Persiste un numero di divieti che non trova legittimazione scientifica

L'istanza è stata firmata da Pasquale Mario Bacco, Antonietta Gatti, Mariano Amici, Carmela Rescigno, Fabio Milani, Maria Grazia Dondini. Nell'atto i camici bianchi evidenziano come sia paradossale che "tutt’oggi, nonostante un quadro sanitario nettamente positivo, persista un numero impressionante di obblighi e divieti che non trova alcuna legittimazione scientifica e tantomeno giuridica". Dall'altra parte, spiegano, permane "una regolamentazione confusa, contraddittoria e priva di giustificazione per chi ha un quotidiano e diretto riscontro con la situazione dei pazienti".

Gli esperti si chiedono perché continuare con i "bollettini di guerra" giornalieri senza analizzare affondo i dati, che in questo modo creano solo un allarmismo "infondato sotto il profilo clinico ed epidemiologico". Come dichiara l'Istituto Superiore di Sanità, l'identikit delle vittime continua a essere quello dell'inizio dell'epidemia: l'età media è di 80 anni, in prevalenza sono uomini e con gravi patologie pregresse. Se nei comunicati quotidiani si dessero solamente "i deceduti per Covid, e solo Covid, quale sarebbe lo scostamento dalla medie ufficiali negli anni precedenti per patologie analoghe?", osservano.

Perché impedire le autopsie? Un'altra domanda che non trova risposte, argomentano, è "per  quale  motivo si  siano  impediti  gli  esami  autoptici,  che  si  sono  invece rivelati,  quando  effettuati,  una  fonte  insostituibile  di  preziosissime informazioni e che hanno consentito di scoprire che la causa principale dei decessi non era la virulenza della patologia, ma una sua errata cura".

 

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