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Cronache
Food, così poche multinazionali controllano l'intero mercato del cibo. Dossier
SCHIAFFO 1 - Gli attivisti del gruppo “Le Iene vegane”. Manifestano nel reparto carni dell'Esselunga: “Togliete la morte dal piatto”. Una sceneggiata triste triste.

Il report di Coldiretti: "Poche multinazionali dominano il mercato del cibo"

Un pugno di multinazionali controllano la filiera alimentare mondiale, dalle sementi ai pesticidi, dalla trasformazione industriale alla distribuzione commerciale. E' l'allarme lanciato da una analisi della Coldiretti sul rapporto Ipes-Food presentata al Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione dopo la rivoluzionaria acquisizione di Whole Foods Market da parte da parte di Amazon alla quale Google ha risposto con un'alleanza con WalMart, leader mondiale della distribuzione alimentare, mentre sul mercato delle sementi e dei pesticidi sono in corso tre megafusioni Dow-Dupont, Bayer-Monsanto e ChemChina-Syngenta.

Un miliardo e mezzo di produttori agricoli stritolati

Il miliardo e mezzo di produttori agricoli mondiali sono stretti in una tenaglia da pochi grandi gruppi multinazionali che dettano le regole di mercato. A monte della produzione agricola al termine delle tre mega fusioni in atto tra Dow-Dupont, Bayer-Monsanto e ChemChina-Syngenta (alle quali si aggiunge la pianificata fusione con Sinochem nel 2018), tre sole societa' - sottolinea la Coldiretti - potrebbero controllare piu' del 70% dei prodotti fitosanitari per l'agricoltura e piu' del 60% delle sementi a livello globale.

Le preoccupazioni dell'Ue su Bayer-Monsanto

Una situazione senza precedenti che ha fatto scattare le preoccupazioni della stessa Commissione Europea che ha deciso di aprire un'indagine approfondita sull'operazione per verificare se la fusione tra Bayer e Monsanto limiti la concorrenza nei settori delle sementi e degli agrofarmaci. A valle della produzione agricola all'incirca il 90 % del mercato globale dei cereali e' controllato da soli quattro gruppi mondiali, vale a dire ADM-Archer Daniels Midland (USA), Bunge (USA), Cargill (USA), Louis Dreyfus Commodities (Francia) mentre nella trasformazione alimentare per cibo e bevande si stima che le 10 piu' grandi aziende di cibo e bevande possiedano il 37,5 % della quota di mercato mondiale delle prime 100. Nella distribuzione organizzata i 10 piu' grandi rivenditori di generi alimentari coprono il 29,3% delle vendite mondiali, che ammontavano in totale a 7,5 mila miliardi di euro, con il primo gruppo WalMart che fattura da solo 262,5 miliardi di dollari.

L'arrivo di Amazon

Di recente Amazon e' sbarcata in questo mondo con l'acquisizione di Whole Foods e ci si attende che possa entrare nella TOP 10 della distribuzione nell'arco di un decennio. Il risultato e' che per ogni euro speso dai consumatori per l'acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo mentre il resto viene diviso tra l'industria di trasformazione e la distribuzione commerciale che assorbe la parte preponderante del valore. Il prezzo di un prodotto aumenta quasi sette volte dal campo alla tavola per colpa delle distorsioni e delle speculazioni".

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foodcibomultinazionali
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