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Cronache
Francia, morto il beluga intrappolato nella Senna

Francia: e' morto il beluga estratto dalla Senna

Il beluga, estratto dalla Senna in una operazione di salvataggio durata tutta la notte, e' morto durante il trasporto verso Ouistreham, nel Calvados. Lo ha reso noto la Prefettura del dipartimento. Il beluga, scoperto piu' di una settimana fa nella Senna, e' stato stato sottoposto a eutanasia durante il trasferimento da una chiusa dell'Eure al porto di Ouistreham, dove doveva rimanere qualche giorno per essere curato. "Nonostante un'operazione di salvataggio senza precedenti per il beluga, siamo tristi di annunciare la morte del cetaceo", ha annunciato la prefettura su Twitter. L'animale era malato e non riusciva a nutrirsi. 

Francia, prelevato il beluga rimasto intrappolato nella Senna 

L'esemplare di beluga rimasto intrappolato nella Senna è stato prelevato dalle acque del fiume. Lo riferisce la Afp, spiegando che sono servite circa 6 ore per sollevare l'animale, che pesa 800 chilogrammi, mediante una rete agganciata a una gru. Il cetaceo e' stato collocato su una chiatta per consentire a una squadra composta da una dozzina di veterinari di prestargli le prime cure. 

 Il beluga, una specie protetta che di solito si trova nelle fredde acque artiche, sarà ora messo in un camion refrigerato e trasportato verso la costa. La balena di quattro metri è stata avvistata più di una settimana fa in direzione di Parigi e si è arenata a circa 130 chilometri nell'entroterra della Manica, a Saint-Pierre-La-Garenne, in Normandia.

Beluga prelevata dalla Senna, gli esperti: "Potrebbe morire ora, durante la manipolazione, durante il viaggio o al punto B"

Da venerdì, il movimento dell'animale verso l'entroterra è stato bloccato da una chiusa a Saint-Pierre-La-Garenne, 70 chilometri a nord-ovest di Parigi, e le sue condizioni di salute sono peggiorate dopo che il cetaceo si e' rifiutato di mangiare. Le sue condizioni sono comunque state giudicate "soddisfacenti" dal team di veterinari che lo ha soccorso. In una chiusa del porto di Ouistreham, nel Canale della Manica, e' stato preparato un bacino di acqua di mare per l'animale, che vi trascorrera' tre giorni sotto osservazione in vista del rilascio.

L'operazione "eccezionale" di ritorno in mare non è tuttavia priva di rischi per la balena, che è indebolita e stressata, ha detto Isabelle Brasseur, che fa parte di un team di Marineland inviato per assistere al salvataggio, insieme alla Ong Sea Shepherd France.

"Potrebbe morire ora, durante la manipolazione, durante il viaggio o al punto B", a Ouistreham, ha aggiunto. I 24 sommozzatori coinvolti nell'operazione e i soccorritori che si occupavano delle corde hanno dovuto tentare piu' volte, tra le 22:00 e le 4:00 del mattino, di attirare l'animale nelle reti per sollevarlo dall'acqua. Un gruppo di curiosi e' rimasto tutta la notte sulla riva per osservare l'operazione. 

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