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Cronache
Gallipoli, la droga della movida salentina in mano ai migranti: 17 arresti

Gallipoli, immigrati controllano il mercato della droga nella capitale della movida salentina

Diciassette stranieri sono stati arrestati nel corso di un'operazione antidroga della Polizia di Stato di Lecce che ha interessato le zone della movida salentina. L'impiego di operatori sotto copertura e il ricorso all'istituto dell'arresto ritardato per gli spacciatori hanno consentito di documentare la continuità dell'attività illecita. L'operazione, 'Green Bay', è stata condotta dalla squadra mobile della Questura di Lecce e dal servizio centrale operativo della Polizia di Stato sotto la direzione della Procura della Repubblica e con il supporto della direzione centrale per i servizi antidroga e del commissariato di Gallipoli.

ARRESTATI 17 AFRICANI PER SPACCIO DROGA, AGENTI SOTTO COPERTURA PER STANARLI

Ha riguardato soprattutto l'area denominata 'Baia Verde' a Gallipoli, in provincia di Lecce, l'operazione antidroga cella Squadra Mobile della Questura del capoluogo salentino e del Servizio centrale operativo della Polizia di Stato (denominata appunto 'Green Bay') conclusa nei giorni scorsi con l'arresto di 17 cittadini stranieri (gambiani, senegalesi, maliani), ritenuti responsabili di spaccio di cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche. Gli spacciatori, a turno, presidiavano stabilmente tutta la zona, ad altissima densità turistica e notoriamente frequentata da giovanissimi provenienti da tutta Europa, anche per la presenza di alcuni tra i più noti locali notturni del Salento.

PADRI DI FAMIGLIA CON BIMBI PER MANO IN FILA PER LA DROGA

Nel corso delle indagini, condotte anche attraverso servizi di osservazione con telecamere nascoste e con l'impiego di agenti sotto copertura, è stata sfruttata, per acquisire ulteriori elementi investigativi, la facoltà di ritardare l'arresto degli spacciatori responsabili della cessione. Gli acquisti dei poliziotti in incognito hanno permesso di ottenere in tempi brevi prove a carico dei 17 africani nei cui confronti sono stati resi esecutivi gli arresti la scorsa notte. Il materiale raccolto è stato poi implementato con indizi acquisiti con metodologia tradizionale, come servizi in borghese o acquisizione di testimonianze. La droga veniva nascosta in buche ricavate nel terreno all'interno dell'area della pineta dove peraltro molti degli spacciatori avevano creato anche rifugi per dormire, o negli indumenti degli stessi spacciatori quando si trattava di piccoli quantitativi. Lo smercio avveniva in pieno giorno, pur in presenza di centinaia di turisti e indipendentemente dalle condizioni climatiche. In fila per la droga c'erano anche padri di famiglia con bambini per mano. Gli indagati sono riusciti, in tempi brevissimi ed in via continuativa, a reperire apprezzabili quantitativi di droga destinati alla distribuzione a giovani acquirenti, realizzando decine di vendite giornaliere. Nel corso dell'inchiesta, durata meno di un mese, sono stati complessivamente effettuati 23 arresti, ritardati nei confronti di 17 indagati, e svolti 30 recuperi di stupefacente.

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