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Cronache
Gasparri: "Mi dimetto da Cyberealm". Report lo anticipa, lui scrive a La Russa
Maurizio Gasparri

Senato, Report: "Gasparri si è dimesso da presidente di Cyberealm"

"Le dimissioni apprese in anteprima da Report sono la dimostrazione che anche per i diretti interessati l’attività politica di Gasparri non era conciliabile con quella privata in una società che opera in un ambito tanto delicato come la cyber sicurezza. Si tratta di Cyberealm, società dell’imprenditore italo-israeliano Leone Ouazana, legato agli apparati di sicurezza del suo Paese, che adesso rimane amministratore unico dell’azienda". E' quanto si legge sul profilo facebook della trasmissione 'Report'.

"Gasparri è stato presidente dal 2021 fino a pochi giorni fa - continua il post - e per oltre due anni non lo ha dichiarato agli uffici del Senato, come invece previsto dai regolamenti, finché non è stato scoperto dalle nostre inchieste. Nelle scorse settimane la Giunta per le elezioni ha dichiarato compatibile l’incarico, ma lo ha fatto per ragioni politiche, senza compiere alcuna istruttoria sulle attività di Gasparri e della società da lui presieduta. Mentre per l’omissione non è stato avviato alcun procedimento disciplinare dal presidente del Senato, Ignazio La Russa. Adesso però le dimissioni dalla società confermano che Report aveva ragione. Alla fine anche Gasparri si è dovuto arrendere all’evidenza dei fatti", conclude il post di 'Report'.

Senato, Gasparri: "Dimissioni da Cyberealm mia libera scelta, non mi sono arreso a nulla"

"Non mi sono arreso assolutamente a nulla, Report e gli esponenti grillini continuano a dire menzogne. Ho fatto il contrario. Potevo dimettermi da quell'incarico privato prima che la questione fosse esaminata dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari. Al contrario ho sollecitato un giudizio della Giunta per verificare la compatibilità tra l'incarico di presidenza non operativa di una società e il mandato parlamentare". Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

"La Giunta, lo scorso 21 dicembre, a larghissima maggioranza e con ampie motivazioni, ha ribadito la compatibilità dei due incarichi e soltanto adesso, dopo questo giudizio per mia libera scelta e per evitare astiose polemiche contro una società che opera legittimamente, ho lasciato questo incarico, peraltro non operativo. Cyberealm ha respinto le mie dimissioni, lo comunico al diffusore abituale di sciocchezze, con una bellissima lettera", aggiunge.

"Ma la decisione è mia. Quindi è esattamente il contrario di quanto dicono i bugiardi che anche per queste affermazioni saranno querelati, aggiungendo atti giudiziari ad atti giudiziari -sottolinea il capogruppo di Fi al Senato- . Invece che dimettermi per evitare l'esame del caso, è stata sottoposta la vicenda alla Giunta e solo successivamente, per libera scelta, essendo la funzione assolutamente compatibile con il mandato parlamentare, ho preso le mie decisioni. Che non mi impediranno di dare buoni consigli a chiunque. Anche a Ranucci ad esempio di dimettersi. I bugiardi e i diffamatori restano tali e saranno perseguiti nelle sedi competenti. La mia linearità è chiara. C'è chi scappa dai tribunali, chi si fa proteggere dalle procure, chi abusa delle banche date pubbliche degli organi antimafia e chi, invece, si sottopone ai giudizi che gli danno ragione. I diffamatori invece vedranno darsi torto nelle sedi dove li ho denunciati", conclude.

Senato, Gasparri scrive a La Russa: "Giunta mi ha dato ragione, Cyberealm non merita attacchi"

"Caro Presidente, ho sempre ritenuto assolutamente compatibile con il mio ruolo di senatore l’incarico non operativo di presidente di una società privata. Come Lei ben sa la vicenda è stata esaminata dalla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari a seguito della mia lettera, che le ho inviato in data 24 novembre 2023". Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri in una lettera inviata al Presidente del Senato Ignazio La Russa, in cui comunica di aver lasciato la presidenza della Cyberealm.

"Successivamente -ricorda- la stessa Giunta, in data 21 dicembre 2023 ha giudicato compatibile quell’incarico con il mandato parlamentare. E fino a quella fase ho mantenuto quella funzione non operativa proprio per non sottrarmi alla verifica della Giunta. Che con ampie motivazioni e larghissima votazione mi ha dato ragione. Se mi fossi dimesso il giudizio non ci sarebbe stato e la questione della compatibilità sarebbe stata oggetto di inutili quanto immotivate discussioni".

"Ora ottenuta piena soddisfazione, le comunico di essermi dimesso dalla presidenza non operativa di Cyberealm, società che non merita astiosi e immotivati attacchi. Non mi sono dimesso prima proprio per consentire agli organi del Senato di esprimersi. Non mi sono voluto sottrarre a un giudizio che non ci sarebbe stato se mi fossi dimesso mesi fa. Un giudizio che mi ha dato ragione, mentre attendo l’esito dei giudizi a carico dei programmi Rai, di alcuni giornali e di singoli vaniloquenti che scaturiranno dalle mie numerose denunce. Io ho avuto ragione. Loro hanno e avranno sempre torto. Cordiali saluti", termina la missiva alla seconda carica dello Stato.

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