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Cronache
Genova ponte crollato: si temono oltre 50 morti. Pilone a rischio,632 sfollati
Da Twitter

Crollo ponte: 632 sfollati

Sono 632 gli sfollati a causa del crollo del ponte Morandi, a Genova. Lo rende noto Regione Liguria. Risultano 311 le famiglie che hanno dovuto abbandonare la propria casa, perche' minacciata da possibili cedimenti. Una sparuta parte, circa una decina, si trova al centro civico Buranello, adibito a centro di accoglienza. La maggior parte ha trovato ospitalita' presso parenti e amici. Gli uffici servizi sociali del Comune stanno lavorando per trovare spazi per queste persone che, come ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, rischiano di non rientrare nelle loro abitazioni per molto tempo. In oltre, sempre il primo cittadino, ha sottolineato questa mattina che alcune delle abitazioni a ridosso del ponte crollato rischiano di essere abbattute.

Crollo ponte: 39 vittime ufficiali,2 estratti a 24 ore tragedia

Continua a salire il bilancio delle vittime del crollo di Ponte Morandi a Genova: 2 corpi sono stati recuperati a quasi 24 ore dalla tragedia, intorno alle 11. Stando alle prime informazioni si tratta di un uomo e, "probabilmente", spiegano fonti sanitarie, "una donna", individuati ed estratti dal groviglio di macerie e veicoli.Ma ci sono ancora diversi dispersi e alla fine, secondo voci, si teme che il bilancio possa superare i 50 morti.

Crollo ponte: i nomi di alcune vittime

Tra le vittime causate dal crollo di ponte Morandi ci sono persone che stavano andando in vacanza o a lavoro. Tra loro Vincenzo Licata, 58 anni, nato ad Agrigento; Andrea Cerulli, 48 anni, di Genova; Gianluca Arpini, 29 anni, di Genova; Alberto Fanfani, 32 anni, nato a Firenze; e una intera famiglia di Campomorone (Genova) Roberto Robiano, 44 anni, Ersilia Piccinino, 41, e il figlio Samuele 9, Elisa Bozzo, 34 anni di Busalla (Genova); Bruno Casagrande, 35 anni, di Genova. 

Crollo ponte: procuratore Genova, non e' stata fatalita'

"Non e' stata una fatalita', ma un errore umano" a provocare il crollo del ponte a Genova. Cosi' il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha risposto ai giornalisti al termine di un sopralluogo nella zona del ponte. La Procura ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. "Noi dobbiamo rispondere a un asola domanda: perche' e' successo? - ha detto il magistrato - Questo e' il nostro compito e per farlo faremo tutto quello che e' necessario". 

I SOCCORSI

In una città ammutolita e in una Val Polcevera immersa nel buio, tra le luci dei mezzi d'emergenza, vanno avanti senza sosta gli scavi sotto le macerie di Ponte Morandi, il viadotto dell'autostrada A10 di Genova crollato ieri mattina intorno alle 11.50. Mentre sono ancora 10 i dispersi, secondo fonti ufficiali, sull'area stanno operando circa un migliaio di soccorritori tra vigili del fuoco, tecnici sanitari e forze dell'ordine, con l'unico obiettivo di tirare fuori dalle macerie quanti più sopravvissuti possibili. "Le ricerche continuano, stiamo operando con la stessa forza giorno e notte 24 ore su 24 fino ad aver controllato tutte le macerie. Le ultime vittime estratte sono state trovate nel tardo pomeriggio di ieri. Non perdiamo la speranza di trovare ancora superstiti", ha spiegato all'Adnkronos Emanuele Gissi, dirigente dei vigili del fuoco.

SOCCORSI, PIU' DI MILLE OPERATORI AL LAVORO

"Sono più di 1000 gli operatori del Servizio nazionale della #protezionecivile impegnati dopo crollo #PonteMorandi a #Genova: più di 300 vvf e oltre 400 forze di polizia, ma anche volontariato, servizio sanitario regionale e strutture locali di protezione civile". Lo scrive la Protezione civile su Twitter.

Crollo ponte: Autostrade, da controlli mai emerso nulla

Qualcuno sostiene che il ponte Morandi sul viadotto Polcevera fosse un rischio noto da tempo. Ma da Autostrade per l'Italia, che ha in gestione quel tratto della A10 e che effettuava controlli continui su quest'opera, risalente agli anni Sessanta, assicurano che non e' mai emerso nulla che potesse far presagire il crollo che ha provocato finora 35 morti. Ad escludere che il ponte fosse pericoloso, oltre alla Direzione locale, e' anche l'a.d. della societa' Giovanni Castellucci ("non mi risulta"), numero uno anche della holding Atlantia. Si tratta ora di far luce sulle cause e sulle responsabilita'. Il ministro dei trasporti Danilo Toninelli avverte che il responsabile paghera' fino all'ultimo e secondo indiscrezioni sarebbe pronto addirittura a valutare, in caso di responsabilita' certe, la sospensione della concessione ad Autostrade. La societa', da parte sua, assicura che "lavorera' insieme alle istituzioni per accertare le cause" e annuncia di essere "alacremente impegnata a valutare le soluzioni migliori per ricostruire il viadotto nel minor tempo possibile". Il crollo, spiega il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l'Italia Stefano Marigliani, e' "per noi qualcosa di inaspettato e imprevisto rispetto all'attivita' di monitoraggio che veniva fatta sul ponte. Nulla lasciava presagire" che potesse accadere.

"Assolutamente non c'era nessun elemento per considerare il ponte pericoloso", assicura Marigliani, spiegando che "il ponte e' una struttura dal punto di vista ingegneristico molto complesso: da qui la moltitudine di controlli". L'opera era infatti soggetta a costante attivita' di osservazione e vigilanza, con strumenti avanzati e prove riflettometriche (l'ultima ad inizio 2017): ma mai "nulla e' emerso che facesse presagire" l'accaduto. C'e' da dire pero' che una relazione di Autostrade del 2011, evidenziava gia' allora un "intenso degrado della struttura del viadotto" per il volume raggiunto dal traffico. Il viadotto e' da anni oggetto di una manutenzione continua e nel 2016 le Autostrade hanno avviato dei lavori di manutenzione straordinaria ora in via di ultimazione con interventi sulle barriere di sicurezza. Sulla struttura erano in corso, spiega una nota di Autostrade, lavori di consolidamento della soletta del viadotto ed era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attivita' di manutenzione. Ed e' proprio di qualche mese fa un nuovo bando di gara da 20 milioni per 'interventi di retrofitting strutturale (una sorta di ristrutturazione profonda) del Viadotto Polcevera'.

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