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Cronache
Genova, frugare nei cassonetti dei rifiuti in cerca di cibo non si può più

GENOVA, MULTE CONTRO CHI ROVISTA PER TROVARE CIBO NEI CASSONETTI

Una multa anche per chi rovista nei cassonetti dell’immondizia in cerca di avanzi di cibo. Sono destinate a fare discutere - anzi, la polemica è già cominciata - le modifiche che il Comune di Genova ha apportato alle norme di polizia urbana.

ANZALDI: "PURA DEMAGOGIA"

Si può sapere quando la si smetterà di speculare sui problemi per farsi notare e inizieranno, invece, a risolverli?". Lo dichiara Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico, per commentare la decisione del Comune di Genova di multare fino a 200 euro chi rovista nei cassonetti in cerca di cibo.

"Dopo i migranti - spiega - rispediti nei loro paesi, cosa facile da dirsi ma impossibile a farsi, dopo il reddito di cittadinanza, misura anche questa facile a dirsi ma impossibile a farsi, l'inventiva demagogica escogita un nuovo modo per speculare sui problemi: fare gli sceriffi con i disgraziati che cercano cibo nei cassonetti. Agli amministratori genovesi chiedo: a quale nome e indirizzo viene notificata la multa, considerato che si tratta quasi sempre di persone senza documenti e fissa dimora? E anche se si riuscisse a notificare l'atto, siamo sicuri che una persona che fruga nella spazzatura per mangiare abbia 200 euro? É evidente che ci troviamo, anche in questo caso, nel territorio delle cose facile a dirsi ma impossibili".

"Invece che fare gli sceriffi con i più deboli, ci chiediamo quando, a Genova come a livello nazionale, destra e Cinquestelle si inizieranno a fare gli sceriffi con i problemi degli italiani. E non solo a usarlo per racimolare voti", conclude.

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