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Cronache
Gilet gialli, tensioni e lacrimogeni a Parigi. E invadono anche Londra

BREXIT: GILET GIALLI ANCHE A LONDRA, MIGLIAIA CONTRO AUSTERITY E PER NUOVE ELEZIONI

A pochi giorni dal voto decisivo per l'accordo della Brexit, scendono in piazza anche a Londra i 'gilet gialli' per chiedere la fine di misure di austerity e nuove elezioni in vista della prossima uscita del Regno Unito dalla Ue. Indetta dalla People's Assembly Against Austerity, l'assemblea del popolo contro l'austerity, la manifestazione ha visto la partecipazione di 5mila-10mila persone, secondo gli organizzatori. ""Da quando i Tories sono al potere è raddoppiato il numero degli homeless", ha detto Steve Turner, sindacalista della Unite trade union, sottolineando l'unione tra politiche di austerity e della Brexit hanno spaccato il Paese, con i servizi sanitari, sociali e di istruzioni in continua crisi. "Dobbiamo fare i conti con un governo completamente che ha perso il contatto con la realtà, con le paure di ogni giorno e le preoccupazioni della maggioranza della popolazione di questo Paese", ha detto ancora. Alla manifestazione di Londra ha partecipato anche una delegazione di 'gilet giall' francesi. "Tutti i Paesi europei devono unirsi in questa battaglia contro l'austerity", ha detto Erick Simon, uno degli esponenti del movimento di protesta nato lo scorso novembre in Francia.

FRANCIA: GILET GIALLI, PER POLIZIA 32MILA IN PIAZZA, 8MILA A PARIGI

Sono 32mila le persone che stanno partecipando all'atto IX della mobilitazione dei gilet gialli in tutta la Francia, 8mila solo a Parigi. E' quanto ha reso noto, nel primo pomeriggio, il ministero dell'Interno francese che parla di almeno 5mila manifestanti a Bourges, la cittadina di 66mila abitanti, che era stata indicata dai leader movimento, per la sua posizione centrale, come uno dei principali teatri della mobilitazione odierna. Anche a Bordeaux la prefettura parla di 5mila manifestanti, un numero leggermente superiore a quello di sabato scorso, che conferma come la città della Nouvelle-Aquitaine sia una roccaforte del movimento. Numeri più ridotti si sono registrati nel sud della Francia, con 700, forse mille, manifestanti a Nimes, dove si sono avuti anche momenti di tensione con la polizia che ha lanciato dei lacrimogeni. Anche a Marsiglia e Nizza i media francesi parlano di cortei di centinaia di persone.

FRANCIA: GILET GIALLI, TENSIONI ALL'ARCO DI TRIONFO, POLIZIA LANCIA LACRIMOGENI

Tensioni al 'nono atto' della mobilitazione dei gilet gialli a Parigi. La polizia ha lanciato dei lacrimogeni a place de l'Etoile, nei pressi dell'Arco di Trionfo. Gli Champs-Elysées e le altre strade circostanti sono state chiuse al traffico.

FRANCIA: GILET GIALLI, IN 3MILA A PARIGI, CIRCA 1.200 A BOURGES

Tremila a Parigi, circa 1.200 a Bourges. Questi i numeri dell'Atto IX dei gilet gialli, scesi in piazza per la nona volta dal 17 novembre scorso. La situazione è comunque più calma del previsto in entrambe le città, mentre il dispositivo di sicurezza è imponente.

Gilet gialli: un centinaio di fermi in tutta Francia, oltre settanta a Parigi

Le forze dell'ordine francesi hanno fermato più di cento di manifestanti dei Gilet gialli in tutto il Paese, di cui oltre settanta a Parigi. Lo ha riferito il ministero dell'Interno. A Bourges, nel centro della Francia, dove si sta svolgendo uno dei principali raduni del movimento anti-governativo, sono state fermate 18 persone.

Gilet Gialli in corteo a Parigi, le immagini della manifestazione
 

FRANCIA: MARRA (GILET GIALLI),'MISURE MACRON? CI PRENDE PER DEI CO...'

Le misure annunciate a dicembre dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, "vanno nella solita direzione, quella del governo, l'esecutivo non ha fatto nessuna concessione. Ci prende per dei coglioni. E' un presidente che difende gli interessi degli ricchi, un ex banchiere di Rothschild. Non parliamo la stessa lingua". Lo ha detto in un'intervista all'Adnkronos Paul Marra, uno degli esponenti di spicco dei Gilet gialli e portavoce del movimento a Marsiglia che lo scorso 5 gennaio ha creato l'associazione politica 'Gilets Jaunes Le Mouvement'. Per Marra, "c'è una distanza enorme tra il potere e il popolo" e il Grand Débat national, come risposta all'ondata di protesta in Francia dal 17 novembre scorso, "è stato annunciato solo per guadagnare tempo. Non c'è bisogno di un grande dibattito per ridare i soldi alle persone e per aumentare le pensioni". "Il salario minimo non è stato rivalutato, è stato una finta averlo annunciato e 10 miliardi di euro di misure per 66 milioni di francesi non rappresentano nulla", aggiunge il leader marsigliese del movimento. Da anni, spiega Marra, "le nostre 'teste pensanti' non fanno nulla" per il popolo. "E' da un anno e mezzo, da quando è stato eletto Macron presidente della Repubblica, che non sono arrivate delle risposte e non è successo nulla. Anzi c'è stato un calo del potere d'acquisto, hanno deciso di limitare la velocità a 80 chilometri orari" dai 90 previsti su alcune strade statali, "di aumentare il costo dei carburanti. L'aumento dei prezzi dei carburanti è stata la scintilla di un malessere: le persone non ce la fanno più". La campagna elettorale di Macron, che lo ha portato ad essere eletto presidente della Repubblica il 14 maggio del 2017, "dava una grande speranza, era una personalità politica nuova, un giovane". Invece, sottolinea Marra, Macron "ci ha fregato. Si è dimostrato anche immaturo. Abbiamo visto il rovescio della medaglia". Il portavoce del gruppo marsigliese spiega poi che nel movimento ci sono varie anime. "Quelli come Eric Drouet e compagnia fanno parte di quella frangia più dura del movimento e non siamo chiaramente su quella linea. Quelli come Jacline Mouraud fanno parte di quella frangia più tenera. Noi diciamo siamo in mezzo", sottolinea Marra. "E - conclude l'esponente del movimento marsigliese, a novembre nominato tra i portavoce dei gilet jaunes- non siamo con gli estremi: la volontà del popolo non è di distruggere tutto. Vogliamo una migliore ripartizione delle ricchezze".

Gilet gialli: atto nono, attesa protesta piu' forte

I 'gilet gialli' tornano in piazza per l'atto nono di protesta contro il governo. Il ministero dell'Interno teme che i manifestanti saranno di piu', rispetto alla settimana scorsa, e piu' agguerriti. Sabato scorso sono scese in piazza 3.500 persone a Parigi, 5 mila a Bordeaux e 50 mila in tutta la Francia. Per la prima volta, i 'gilet gialli' hanno annunciato l'intenzione di spostare l'evento principale a Bourges, nel centro della Francia, a sud di Parigi. La prefettura ha pero' vietato, per prevenzione, qualsiasi manifestazione nel centro storico della citta', autorizzandone una nella vicina piazza Se'raucourt. Musei, giardini, biblioteche e il Municipio sono stati chiusi, i commercianti hanno in programma di aprire comunque. Le azioni di protesta sono state annunciate in diverse citta' tra cui Bordeaux, Marsiglia, Tolosa, Lione, Strasburgo, Lille, Nantes e Rennes. A Parigi, il portavoce del movimento, E'ric Drouet, ha convocato un raduno a meta' pomeriggio nel piazzale de La De'fense. Potrebbe pero' essere l'ennesima esca per i giornalisti e le forze dell'ordine, come avvenuto qualche settimana fa con l'evento a Versailles. Il governo, da parte sua, torna a schierare uomini e mezzi in numeri importanti per evitare il ripetersi delle violenze dello scorso weekend. Saranno nuovamente posizionati 14 veicoli corazzati della gendarmeria e non meno di 80 mila poliziotti e gendarmi dispiegati su tutto il territorio nazionale. Edouard Philippe ha annunciato questa settimana un dispositivo paragonabile a quello dell'8 dicembre scorso. Ad aumentare i timori c'e' anche la possibile partecipazione alle proteste dalla comunita' rom in seguito all'arresto di Christophe Dettinger, l'ex pugile accusato di aver colpito i gendarmi sabato scorso.

Belgio: manifestante dei gilet gialli muore investito da tir

Un manifestante dei 'gilet gialli' e' stato investito e ucciso da un tir, in un incidente, sull'autostrada E25 nell'est del Belgio. Si tratta del primo decesso nel Paese da quanto sono cominciate le manifestazioni dei 'gilet gialli'. L'incidente - riporta l'agenzia di stampa belga - e' avvenuto intorno alle 19 nella citta' di confine di Vise sulla E25 che collega Liegi in Belgio a Maastricht, in Olanda. L'uomo e' stata investito perche' l'autista del mezzo "non l'avrebbe visto", ha riportato il quotidiano regionale L'Avenir sul suo sito web. E' morto all'istante.   Il movimento dei 'gilet giall', nato in Francia il 17 novembre, e' stato esportato molto rapidamente in Belgio, in particolare nella regione francofona della Vallonia. La protesta iniziale sui prezzi del carburante ritenuti troppo alti e' stata eclissata a favore di una protesta rivolta piu' in generale alla richiesta di un maggiore potere d'acquisto

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