Governo Pd:concorsi e posto fisso 1400 assunzioni al Ministero della Giustizia
Sarà il profumo delle elezioni politiche alle porte, sarà che c'è davvero bisogno di impiegati dello Stato. Sarà. Come dice Checco Zalone: “L’Italia è una repubblica fondata sul posto fisso”. Un mito che il governo Pd sembra ricordare benissimo.
Il Governo Gentiloni, dopo le manovre del ministro Valeria Fedeli verso il mega concorso per l'assunzione di 4600 insegnanti di religione (vedi qui), ne ha annunciato un altro per il triennio 2017-2019 e per la Pubblica Amministrazione.
Il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 prevede con l'articolo 46 “l’assunzione, per il triennio 2018-2020, nell’ambito dell’attuale dotazione organica, di personale amministrativo non dirigenziale, da inquadrare nel ruolo dell’amministrazione giudiziaria di massimo ulteriori 1400 unità.”
Tradotto. Il ministero della Giustizia del ministro Andrea Orlando assumerà a tempo indeterminato, dopo aver superato le prove di un concorso pubblico, ben 1400 figure da collocare nei tribunali italiani.
Il concorso segue quello indetto dal Ministero della Giustizia del 2016 per l'assunzione di altri 1400 assistenti giudiziari. In questo concorso 3500 soggetti, ritenuti idonei, hanno formato un comitato ufficiale, auspicando per le assunzioni lo scorrimento della graduatoria generale. Vedremo cosa decideranno il governo e il ministro.
La Legge pianifica, per poter procedere al bando, uno stanziamento di 2 milioni di euro.
Molto probabilmente la prova sarà aperta anche a chi è in possesso di una laurea triennale. Si prevedono una prova preselettiva, una scritta ed una orale. Sono stati stanziati, per tutto ciò che occorre, 27 milioni di euro per l'anno 2018 e 49 milioni di euro per l'anno 2019.
Il bilancio prevede anche, all'articolo 45, “in aggiunta alle facoltà assunzionali previste dalla normativa vigente, di assumere i magistrati ordinari vincitori del concorso”, cioè “l'assunzione di" altri "magistrati ordinari e di avvocati e procuratori dello Stato”, oltre cioè quelli previsti in precedenza.
Sono poi in cantiere nuovi bandi anche presso l'Agenzia delle Entrate, l'Inps, il ministero delle Finanze, la Polizia Penitenziaria, la Guardia di Finanza, e soprattutto al ministero dei Beni Culturali per il quale ne é già in programma uno da 200 posti. A questa marea di concorsi, si parla di 9000 posizioni, potranno aspirare sia diplomati che laureati.
Sarà il profumo delle elezioni politiche alle porte. Sarà che l'Italia è una repubblica fondata sul posto fisso...