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Cronache
Emilia, al Sant'Orsola il primario prescelto.Affari aveva svelato il vincitore

“Qui non cambierà mai nulla”, dice amareggiato un medico del Sant’Orsola. A poche settimane dal voto regionale il clima è plumbeo nella più grande azienda ospedaliera pubblica italiana. Stefano Bonaccini del Pd e Lucia Borgonzoni della Lega si contendono il seggio di governatore ma tra le pareti lucide degli uffici di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale Sant'Orsola-Malpighi di Bologna l’aria è pesante. “Anche se in Regione dovesse vincere la Borgonzoni, qui ci vogliono decenni per cambiare qualcosa”, racconta il medico, “non glielo dirà nessuno, perché qui chi parla ha finito di lavorare, ma da 70 anni i medici dell’Emilia Romagna vivono sotto il giogo di logiche che con la professione c’entrano ben poco”.

Il riferimento è al concorso pubblico per la selezione del prossimo primario di Ortopedia e Traumatologia raccontato il 26 novembre scorso da Affaritaliani e di cui anche le pietre conoscevano l’esito ancor prima che la prova si svolgesse.

 

SANT'ORSOLA, VITTORIA ANTICIPATA AL CONCORSO, BORGONZONI RILANCIA LO SCOOP DI AFFARI : "C'È QUALCOSA CHE NON VA IN SANITÀ EMILIA-ROMAGNA"

"Nessuno mette in dubbio che abbia vinto il migliore ma se si sa in anticipo chi vince un concorso c'è qualcosa che va rivisto e il sistema di selezione non è pienamente trasparente. Soprattutto sulla sanità non possono esserci dubbi, poiché parliamo della salute dei cittadini. In particolare, sul sistema delle selezioni pubbliche, i concorsi devono poter dare prospettive, in trasparenza, a tutti i partecipanti, senza alimentare dubbi. Siamo sicuri che Bonaccini interverrà, o forse per lui va bene che le cose vadano in questo modo?'. Così Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna sulla conferma del nome svelato da Affari Italiani il 27 novembre scorso al concorso di primario di Ortopedia e Traumatologia del Sant'Orsola  

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Emilia Romagna concorso primario Sant’Orsola. Tutti sanno da mesi chi lo vince - Lo scoop di Affari a novembre

Tenutasi il 27 novembre la Commissione selezionatrice avrebbe già decretato il vincitore nel dottor Massimiliano De Paolis, il medico appunto che avevamo indicato in anticipo con Affari. 

“Di solito, massimo entro 15 giorni, si conosce il nome. Il giorno della prova è stata redatta una relazione che spiega tutto”,

E allora perché non dire chi ha vinto (chiediamo)?.

“Perché a ridosso delle elezioni sarebbe un autogol confermare quanto lei ha scritto nell’articolo di novembre. Siamo o no la regione più sana d’Italia? La sala macchina del riformismo di sinistra!? (ride, citando la bolla deflagrante di Pier Luigi Bersani, ndr). Se vince Bongonzoni avrà tutti gli apparati istituzionali, e non, contro. Ci vogliono politici con grandi capacità, per muovere una palude stagnante da quasi un secolo. Parliamo di potere non di asini che volano”.

 

Con Affari possiamo mostrare la relazione. 

La prova si è tenuta la mattina del 27 novembre e la Relazione Sintetica sottolinea che “la Commissione… ha proceduto all’esame ed alla valutazione del curricula dei candidati”, assegnando dei punteggi anche “alla luce del fabbisogno definito e dei criteri stabiliti”. Ha proposto due domande ai candidati per verificarne le capacità, ha poi effettuato i colloqui e “si è infine predisposta la terna graduata degli idonei da sottoporre al Direttore Generale tenuto conto dei migliori punteggi conseguiti dai concorrenti, composta da:

 

●Dott. De Paolis Massimiliano che ha raggiunto il punteggio di 89/100

●Dott. Alfonso Calogero che ha raggiunto il punteggio di 84/100

●Dott. Fabbri Francesco che ha raggiunto il punteggio di 64/100”

 

Il dado è tratto, ha vinto Massimiliano De Paolis, il dottore annunciato a novembre da Affaritaliani. (la Relazione Sintetica è leggibile integralmente alla fine dell’articolo). 

 

Ma il nome del vincitore dovrà deciderlo il Direttore Generale del centro. Difficile che non confermi quanto decretato dalla Commissione e si esprima in dissenso con la graduatoria, mettendo in moto eventuali contestazioni degli esclusi. 

 

“Da quello che sappiamo”, racconta il medico, “il risultato verrà annunciato dopo il voto, a meno che qualcuno non impazzisca definitivamente dopo un altro vostro articolo (ride ancora, ndr)”

 

Come raccontavamo a novembre Massimiliano De Paolis, in forze attualmente ad un altro ospedale bolognese, il Rizzoli, è un dottore professionalmente molto preparato ma esperto in interventi di tipo neoplastico, cioè tumori alle ossa. Invece il reparto che andrebbe a dirigere interviene principalmente su traumi dovuti a fratture. Parliamo di rotture degli arti che coinvolgono soprattutto gli over 70. 

 

Perché un esperto di tumori alle ossa debba dirigere un settore che si occupa principalmente di fratture è difficile da capire. Lo si può comprendere un pò meglio leggendo il nostro articolo di novembre. Anche perché in città è previsto un invecchiamento vertiginoso della popolazione (Bologna è una delle città con più anziani d’Italia) e la tipologia di problemi di questa categoria d’età e di cui dovrebbe occuparsi il settore della traumatologia sono le fratture degli arti non i tumori. “Il tumore primario dell'osso è abbastanza raro”, spiega l’Airc, l’associazione italiana ricerca tumori, “in Italia si registra in media ogni anno poco più di 1 caso ogni 100.000 persone”. Facendo due conti parliamo di 600 casi di tumori ogni anno in tutta Italia. Quando solo le fratture “per l’osteoporosi senile in Italia registrano all’anno 230.000 casi”, ha riferito la Società italiana di ortopedia e traumatologia (Siot) al suo 100° congresso. A cui vanno sommati gli altri tipi di traumi che provocano rotture delle articolazioni. Per i medici locali la scelta del concorso resta un mistero anche perché in città, proprio al Rizzoli, c’è già un centro tumori per le ossa.

 

In più, come si legge dalla stessa Relazione Sintetica della commissione giudicatrice e come avevamo scritto con Affari, tra i componenti della stessa vi è il dottor Roberto Casadei, direttore di Ortopedia e Traumatologia all’ospedale di Forlì. “Tutta la mia formazione si è svolta presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, nell’ambito dell’oncologia ossea”, ha scritto Casadei nelle riviste specializzate. Stesso ospedale dove lavora De Paolis e nello stesso settore. Come raccontavamo a novembre, De Paolis e Casadei hanno firmato insieme diversi articoli su riviste specializzate (con pochi altri colleghi). Sul giornale di ricerca scientifica www.sciencedirect.com c’è un primo articolo firmato dai due: “Total elbow arthroplasty for primary and metastatic tumor” del dicembre 2015. Su Revue de Chirurgie Orthopédique et Traumatologique è stato pubblicato nel 2016 un articolo dal titolo “Prothèses totales de coude dans les tumeurs primitives et secondaires”. Su European Journal of Orthopaedic Surgery & Traumatology troviamo del 2013 “Two-stage, combined, three-level en bloc spondylectomy for a recurrent post-radiation sarcoma of the lumbar spine”. Su European Spine Journal del 2007 c’è invece “Reconstruction with fascia lata allograft of the posterior vertebra elements after resection for aneurysmal bone cyst in a child”.

 

Il grande riformismo di sinistra passa attraverso queste sale macchine.

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SANT'ORSOLA, VITTORIA ANTICIPATA A CONCORSO, BORGONZONI: "C'È QUALCOSA CHE NON VA IN SANITÀ EMILIA-ROMAGNA" 

"Nessuno mette in dubbio che abbia vinto il migliore ma se si sa in anticipo chi vince un concorso c'è qualcosa che va rivisto e il sistema di selezione non è pienamente trasparente. Soprattutto sulla sanità non possono esserci dubbi, poiché parliamo della salute dei cittadini. In particolare, sul sistema delle selezioni pubbliche, i concorsi devono poter dare prospettive, in trasparenza, a tutti i partecipanti, senza alimentare dubbi. Siamo sicuri che Bonaccini interverrà, o forse per lui va bene che le cose vadano in questo modo?'. Così Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna sulla conferma del nome svelato da Affari Italiani il 27 novembre scorso al concorso di primario di Ortopedia e Traumatologia del Sant'Orsola 

 

 

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