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Cronache
Hospitality 2024, il salone dell’accoglienza mette l'inclusività al centro
Ragazza in hotel

Fiera Hospitality 2024: una nuova frontiera del turismo

Il settore dell’ospitalità è un’industria fatta di persone per tutte le persone. Offrire esperienze accessibili, sostenibili e inclusive e di alta qualità, in grado di soddisfare le esigenze di ognuno rappresenta una sfida e una mission per gli operatori dell’accoglienza, al centro della prossima edizione di Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza, la fiera internazionale leader in Italia del settore Ho.Re.Ca..

La manifestazione, in programma al quartiere fieristico di Riva del Garda dal 5 all’8 febbraio 2024, prosegue infatti, grazie a nuovi accordi e collaborazioni, lo stimolante progetto iniziato lo scorso anno. L’offerta si arricchisce con percorsi esperienziali e immersivi, esempi concreti di progettazione inclusiva, oltre ad attività formative ad hoc per trasformare le esigenze del turismo accessibile in progetti realizzabili e gestibili dagli operatori, per affiancarli nello sviluppo del proprio business.

Dopo l’accordo con Village for All – V4A, siglato lo scorso anno, Hospitality raddoppia l’attenzione all’ospitalità accessibile con la partnership con Lombardini22, gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria che punta a creare valore e generare fiducia nei progetti in cui è coinvolta per stimolare la crescita e lo sviluppo di tutta la filiera. Perché quello del turismo accessibile è un mercato rilevante, considerando che spesso le persone con disabilità non viaggiano da sole, e rappresenta anche un’opportunità di crescita e sviluppo. Secondo i dati dell’OMS, infatti, il 15% della popolazione mondiale ha una qualche forma di disabilità che determina “esigenze di accessibilità”.

“A Hospitality 2024 realizzeremo un’ampia area dedicata all’ospitalità accessibile che si chiamerà di ognuno, un progetto pluriennale insieme a Village for All e Lombardini22 in cui vogliamo raccontare il design per tutti destinato all’industria alberghiera ed extra alberghiera. Uno spazio dove sarà possibile sperimentare altri modi di interpretare l’accoglienza, con idee e suggestioni per ripensare gli spazi delle strutture ricettive e rispondere alle esigenze di un importante segmento di mercato – spiega Alessandra Albarelli, Direttrice Generale Riva del Garda Fierecongressi. – E per raccontare la progettazione inclusiva e offrire strumenti pratici e utili agli operatori, abbiamo deciso di partire proprio dalla reception, il luogo da dove ha inizio ogni esperienza. Grazie alla collaborazione con Lombardini22 e Village for All vogliamo dare il nostro contributo per creare benessere sociale e valore economico, permettendo ai nostri espositori e visitatori di allargare i propri orizzonti di business.”

Attirare, coinvolgere, informare, condividere: sono queste le quattro parole chiave che racchiudono il concept dello spazio esperienziale in cui verrà dimostrato come ogni esigenza di accessibilità possa diventare abilità spaziale attraverso una progettazione inclusiva. Quest’anno nell’area di ognuno, all’interno del padiglione D, si indagherà l’inclusività attraverso gli spazi della reception, in cui l’applicazione delle neuroscienze all’architettura permette di ricreare l’esperienza del check-in e check-out con tre percorsi esperienziali che raccontano le diverse esigenze dell’accessibilità per disabilità sensoriale visiva, disabilità fisiche e motorie, disabilità sensoriale uditiva e disabilità cognitive, che permetteranno di vedere il buio, muovere lo spazio, ascoltare il silenzio. Il tutto con l’obiettivo non solo di migliorare la percezione di questa esperienza ma anche di contribuire al benessere dell’ospite e alla diminuzione dello stress degli utenti in questo specifico spazio.

“Il design dell’area parte da due considerazioni: la progettazione inclusiva è uno strumento di innovazione in grado di allargare il mercato di riferimento, ed è l’ambiente che disabilita – evidenzia Cristian Catania, architetto di Lombardini22. – Per questo l’architetto ha una grande responsabilità sociale nelle soluzioni che disegna e la proposta di allestimento con temaInclusività nell’accoglienza, quest’anno negli spazi della reception, vuole dimostrare come lo spazio sia un fattore abilitante se progettato con la matrice del design for all. Ci rivolgiamo all’industria alberghiera ed extra alberghiera con dei piccoli suggerimenti di progettazione che possono essere applicati nelle loro strutture e tendiamo a dare risposta non solo alle esigenze delle persone con disabilità, ma anche alle loro ambizioni.”

Fare turismo accessibile significa rendere gli spazi, le comunità, i territori, l’ospitalità, i servizi, la ristorazione, ma anche i percorsi e la mobilità accessibili e fruibili per tutti. Per questo nelle prossime edizioni, Hospitality continuerà a sviluppare il suo percorso sull’accoglienza inclusiva e accessibile di altri spazi, come ad esempio camera, bagno, spa e centro benessere, sala colazione e ristorante, dando evidenza dicome si possa rispondere alle diverse necessità, integrando il concetto del bello e del funzionale in un’unica esperienza. “Grazie all’impegno di Riva del Garda Fierecongressi, alla professionalità di Lombardini22 e alla competenza di Village for all – V4A, i visitatori di Hospitality 2024, gli imprenditori, potranno toccare con mano come si possono realizzare esperienze di “ospitalità accessibile” e “accessibilità trasparente”, trasformando l’astratto in concreto attraverso la proposta di soluzioni tangibili in linea con le esigenze di ognuno. I nostri 16 anni di attività – racconta Roberto Vitali, Amministratore e Cofondatore di Village for all – V4A – ci hanno anche dimostrato che dove le persone con disabilità possono andare in vacanza, possono anche lavorare. Quindi, offrire ospitalità accessibile significa coniugare la responsabilità sociale con il business, grazie a un unico prodotto turistico non ghettizzante, di grande valore estetico e sociale concreto. Come ci piace ribadire: stesso luogo, stesso prezzo, più Ospiti!”

A supporto dell’area di ognuno e proprio per incrementare la cultura dell’inclusione non mancheranno le attività formative dedicate agli operatori e alle persone che lavorano nel settore dell’ospitalità, The People Industry, ovvero quelle persone che grazie alla loro professionalità, dedizione e passione, fanno la differenza nel rendere unica ogni esperienza dell’ospite. “Quando parliamo di accessibilità e inclusione non dobbiamo pensare solo alle persone con disabilità motorie, visive e uditive ma anche a senior, famiglie con bambini piccoli, senza dimenticare chi ha esigenze alimentari specifiche. Per poter offrire un’accoglienza accessibile a 360 gradi è necessario realizzare interventi su tutta la destinazione turistica con azioni che vanno oltre il rispetto delle norme – commenta Giovanna Voltolini, Exhibition Manager di Hospitality. – Con Village for All proseguiamo la collaborazione iniziata lo scorso anno anche lavorando insieme alla realizzazione di una serie di incontri formativi perché è solo con personale competente e adeguatamente formato che è possibile rispondere in modo corretto alle esigenze di tutti.  Anche con la nostra nuova campagna abbiamo voluto porre l’attenzione sulle sfide del comparto e sull’importanza di promuovere una cultura di inclusione, formazione continua e responsabilità sociale all’interno dell’industria”.

A Hospitality il tema dell’accessibilità sarà trasversale e oltre che nell’area di ognuno sarà affrontato anche nel padiglione Outdoor Boomdedicato al turismo en plein air, nei numerosi appuntamenti formativi e con i percorsi tematici dedicati alle diverse necessità e abitudini alimentari. 

LEGGI ANCHE: Up Level Scuola di Management: guidare il futuro brillante e sostenibile del turismo attraverso la comunicazione digitale

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