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Cronache
Il maltempo continua a flagellare Stromboli, è allarme sicurezza - VIDEO
Stromboli maltempo

Stromboli ormai è flagellata dal maltempo, è scattato l'allarme sicurezza sull'isola

Ieri sera non era ancora conclusa la processione in onore di San Bartolo, patrono dell'isola di Stromboli, che il cielo dietro il vulcano ha iniziato a illuminarsi di lampi che non  presagivano nulla di buono. Nel giro di  un paio d'ore, verso  le  10  di  sera, quando  già  erano iniziati i  festeggiamenti sul  sagrato  della chiesa, i lampi sono diventati fulmini pericolosi e il rumore sordo del tuono preannunciava pioggia sicura.

Una nuova allerta meteo piega l'isola di Stromboli, già segnata dalle passate piogge copiose del 12 agosto scorso

L'allerta  è  durata fino verso mezzanotte e sembrava conclusa. Alle 5 invece nuovo temporale con pioggia copiosa che ha alimentato i torrenti già scavati dall'evento del 12 agosto. E acqua e fango, se pur in modo controllato anche grazie all'intervento tempestivo degli alpini e della protezione civile ancora presenti sull'isola, è  defluita in mare senza fare  danni.

Gli abitanti di Stromboi sono preoccupati per gli effetti delle piogge provocati sull'isola: è allarme sicurezza

Tutti però   vivono  un sentimento  di  preoccupazione e  di  paura  per  la situazione, solo  in parte  risolta.
Occorre dire  chiaramente che in poco più di  2 settimane dal nubifragio,  grazie  al lavoro della  protezione civile, dei vigili  del  fuoco, degli alpini e  degli  isolani, la viabilità è  stata ripristinata e si  sta  tornando alla normalità. Restano tuttavia ferite profonde visibili in alcune case solo parzialmente liberate  dal fango e nei  mucchi  di terra ai margini  di  vicoli e giardini. 

 

Ma i problemi  da affrontare sono diversi e complessi. Il sindaco Gullo ha deciso di  incontrare ogni sabato residenti e strombolani per illustrare il corso  dei lavori, sollecitare  proposte  e rispondere  alle domande. 

Il  piano  esposto da Gullo, oltre  al ristoro per i danni subiti, prevede da subito il ripristino e restauro della mulattiera che arriva all'Osservatorio  della marina per proseguire  poi fino  a  quota  400 metri. Percorso indispensabile vuoi  per poter controllare la montagna, vuoi  per  consentire alle guide  di Stromboli di riprendere  il  loro  lavoro con  i  turisti. Ma c'è   un' altra situazione che richiede  intervento  tempestivo: la bonifica  della  spiaggia lunga sulla quale si  è riversato il contenuto pericoloso della discarica che potrebbe venire  spazzato via dalla prima mareggiata di fine estate.
Secondo alcuni quel materiale  va rimosso al più  presto, trasferito in sicurezza  in  luogo adatto, e solo succesivamente esaminato  per  separare  eventuali  elementi inquinanti  e nocivi. Ma non bisogna indugiare. Questa  soluzione sembra scontrarsi  con norme e procedure legali che purtroppo necessitano  di tempi  troppo  lunghi. Questa è  una  vera emergenza. Se  questo materiale si dovesse  disperdere in mare aggiungerebbe disastro a disastro.
Poi  c'è  il  più vasto aspetto legato alla messa in sicurezza della montagna.  Due sono  gli interventi indispensabili: riedificare  i muretti  a  secco  che  i  vecchi strombolani avevano  costruito  sui  fianchi della montagna  e che  venivano  costantemente  sottoposti  a manutenzione, sana abitudine  dimenticata nel corso  degli anni;  procedere a un rimboschimento per ripristinare un ostacolo  naturale allo  smottamento, ostacolo che l'incendio  di maggio ha  totalmente  compromesso.
Occorre  tuttavia  aggiungere che l'evento  del 12  agosto è in parte  da  attribuire  anche a un abuso edilizio che non ha  risparmiato l'isola in tempi più e meno recenti, qui come altrove in Italia, causa  di dissesto  del territorio.  Domani, 30 agosto, arriva Fabrizio Curcio capo del dipartimento della Protezione civile. Ci sarà un incontro con la  popolazione e illustrerà, si spera,un piano organico di messa in sicurezza dell'isola.
 

 

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