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Cronache
Il miracolo ora è ufficiale : in Italia siamo tutti giovani fino a 75 anni

Una buona parte di italiani, ad eccezione del Presidente dell’Inps Tito Boeri, da ieri si è svegliata più felice.

Forse non ancora grazie al lavoro sul tema ‘felicità’ del vicepremier Luigi Di Maio, ma grazie alle evidenze della SIGG. Una sigla ai più poco conosciuta ma espressione della meritoria Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Nel suo ultimo Congresso ha ufficialmente confermato che si è anziani dai 75 anni in su. Prima assolutamente no.

‘Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di uno che, nel 1980, aveva 55 anni», ha confermato  il direttore del dipartimento cardiovascolare dell’Ospedale Careggi e Professore all’Università di Firenze.

Sorpendenti i dati della SIGG. Giovani fino a 75 anni

Andare a letto alla sera con un bel pacchetto di 65 anni sul groppone e svegliarsi alla mattina con 20 anni meno è sicuramente qualcosa che ti cambia la vita.

 

Certo i professori della SIGG non hanno scoperto la fonte della giovinezza del film Cocoon ma hanno, dati alla mano, alzato l’asticella alla soglia delle aspettative di vita riscontrate nei Paesi sviluppati. Un’aspettativa aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900.

 

E l’Italia, in questo percorso lungimirante e meritorio verso la nuova giovinezza è stata per una volta anticipatoria rispetto all’Europa.

Ad essere sinceri a rompere il muro della ufficializzazione in avanti della vecchiaia ci aveva pensato tal Emile Rateband, giovane pensionato 69enne olandese che, stanco di ricevere dei sonori no sia da Tinder ( il simpatico sito di incontri) sia dalla sua Banca per il mutuo ( no dovuti alle sue primavere anagrafiche), ha chiesto al Tribunale  di essere ufficialmente ringiovanito di una bella ventina d’anni.

In fondo si è chiesto :se si può’ cambiare nome e persino sesso perché mai non si dovrebbe modificare pure l’età?

Come dargli torto.

Sorprendenti i dati della SIGG. Pensionati a tempo indefinito

Insomma fa un altro effetto presentarsi da single come cinquantenne e non come over sixty. E poi la pratica del ridursi gli anni ha radici storiche, soprattutto nel mondo femminile. Averlo impresso su carte d’identità o passaporti sarebbe di sicuro un altro film.

 

Basterebbe far vedere il documento per non farsi dare più il posto sulla metro, o lo sconto al mercoledì al super Carrefour nella ‘tremenda’ giornata del pensionato, oppure lo sconto per il tram o il treno.

Un traguardo mica da poco.

 

E poi anche dal punto di vista lavorativo un gran bel passaggio. Perché soltanto i Rolling Stones con in testa il mitico Mick Jagger o il baronetto dei mitici Beatles Paul Mac Cartney possono saltellare indisturbati di fronte a nugoli di fans dall’alto delle loro tante primavere?

 

Una speranza di essere magari chiamati da qualche head hunter per una posizione di personal trainer, manager di hotel o  direttrice di uno show room di moda potrebbe così diventare realtà da oggi anche per il sig Brambilla o la signora Rossi ora concentrati sui lavori nei cantieri cittadini o sul divano rapiti dalle telenovele.

 

Tutti pronti .Da oggi, per chi se lo può’ permettere a livello di salute, si riaprono i giochi. Sesso ( le pillole blu del miracolo sono una garanzia per giovani e senior), droga ( la cannabis di serie B è stata regolarizzata) e rock & roll per una platea allargata di senior ‘giovanili’.

Alla faccia dei conti pensionistici. Certo perché, bontà sua, l’Inps dovrebbe pagare per più tempo pensionati rinvigoriti,nel corpo e nello spirito, da un ringiovanimento anagrafico ufficiale.

 

Certo che le medaglie spesso non hanno i lati uguali ed infatti non tutti questi ‘nuovi giovani’ sono in splendida forma. La Sigg ha calcolato che la quota di disabili anziani che necessitano di assistenza si aggira tra il 20 e il 30%.

E qui cominciano i dolori dovuti alla bassa natalità degli anni passati e all’alto numero di pensionati. Uno squilibrio della società e pure del sistema sociale che deve muoversi in tempo per evitare futuri collassi.

 

Alla fine della storia la società italiana può’ ringiovanire ufficialmente i suoi cittadini ma al tempo stesso deve sviluppare un sistema economico in grado di creare posti di lavoro e condizioni affinché i giovani di oggi paghino un sistema assistenziale, pensionistico e sociale per i  ‘nuovi giovani’ over settanta.

 

Una forte sfida soprattutto per tutti i Paesi sviluppati che hanno a cuore i loro senior , senior che ancora possono dare tanto in termini economici e sociali.

 

 

 

 

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