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Cronache
Farmaci, il 12% scade senza essere usato. Il modello di Zanardo

In Italia il 12% dei farmaci in dotazione alle strutture sanitarie pubbliche scade senza essere utilizzato, per una perdita di circa 900 milioni di euro. Un quinto degli errori clinici commessi nei reparti ospedalieri riguarda la cattiva gestione del farmaco, in troppi casi all’origine del decesso dei pazienti. Adesso si può cambiare. Ci pensa Zanardo Servizi Logistici, una società per azioni che, grazie a un modello di efficienza e innovazione per la gestione del farmaco negli ospedali, è stato anche insignito del Premio Innova S@lute. Nato da una collaborazione tra l'azienda e l’allora Ulss 8 Asolo, il rivoluzionario modello organizzativo Log-Os contribuisce già in diversi ospedali italiani a innalzare la sicurezza del paziente, creando e gestendo un flusso informatizzato di tracciatura fisica ed informativa del farmaco, del dispositivo medico, del materiale sanitario. I risultati sono positivi anche sotto il profilo economico. Minore è l’immobilizzo finanziario, le giacenze si riducono del 30%, il valore dei farmaci scaduti rimasti nei reparti si dimezza, mentre si azzerano le dispersioni fraudolente o dovute a un negligente uso di farmaci e beni sanitari. “Il paziente -sottolinea il presidente dell’azienda, Damaso Zanardo- è al centro di un processo di supply chain che inizia dal momento del suo ricovero, e quindi con la prima prescrizione medica, e finisce con la somministrazione dei medicinali. Un modello di Industria 4.0 della logistica, che richiede sistemi  di gestione, hardware, interconnessione reti, robot e carrelli intelligenti e, non ultima una buona formazione all'interno del personale sanitario per far sì che sicurezza ed efficienza trovino effettivo riscontro. Questo è un esempio, che ci rende orgogliosi, di come chi si occupa di logistica possa contribuire a modificare e migliorare l'industria sanitaria, soprattutto quando al centro c’è la persona, ancor prima che il processo”.  Con 1.355 punti di consegna serviti, un valore stock di magazzino di oltre 8 milioni 360 mila euro, 25 mila cinquecento pallet spediti mediamente ogni anno, Log-Os è ormai un punto di riferimento dell’innovazione sanitaria italiana. Ed oggi sono numerose le strutture ospedaliere che hanno adottato questo modello. 
Zanardo, impegnata anche nel settore beverage&grocery, ha chiuso il bilancio 2016 con un fatturato di 41 milioni 652 mila euro, con un incremento del 5,3% sul 2015, in controtendenza rispetto al settore. E’ cresciuta anche la redditività, con un Ebitda salito, in solo un biennio, dal 3,15% dei ricavi 2014 al 4,51% dell’anno scorso. Nell’ottica di Logistica 4.0, l’innovazione è il principio guida per l’azienda nel suo complesso: circa 15 milioni di investimenti nell’ultimo biennio per nuovi macchinari e impianti per la logistica, automezzi rispettosi dell’ambiente e della sicurezza stradale e attività di ricerca e sviluppo in-house, adozione di politiche di Disaster Recovery e Business Continuity e utilizzo di infrastrutture in fibra ottica.
Un’azienda strettamente legata alla cultura non solo economica del proprio territorio, nel 2016 ha inaugurato il nuovo polo logistico di Treviso, che nasce dall'acquisizione e dal recupero dell'ex-Pagnossin, un’area industriale di circa 100mila metri quadrati che si va ad aggiungere a Venezia e Lodi e ai vari magazzini in outsourcing del progetto Log-Os, arricchendo la “mappa” degli hub di Zanardo.

Eduardo Cagnazzi

 

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zanardo medicinezanardo sprechi ospedalieri
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