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Cronache
Il Vaticano e la lotta ai Cambiamenti climatici

Le Cop -Conferenze delle Parti- sono delle Conferenze internazionali sotto egida Onu che si indicono annualmente per prendere provvedimenti per la lotta ai Cambiamenti climatici.

Una di esse, la Cop 3 che si tenne in 1997 in Giappone, divenne famosa perché diede luogo al Protocollo di Kyoto che fu un primo tentativo di mettere in pratica una azione coordinata e mondiale nella lotta contro i cambiamenti climatici che rappresentano quello che è definito un pericolo esistenziale per l’intera umanità.

Le misure hanno portato a circa il 5% di riduzione dei cosiddetti gas serra, un valore poco più che simbolico, ma di grande portata ideale.

Lo Stato italiano è stato attivamente presente quest’anno alla Cop 24 che si è tenuta a Katowice in Polonia, con la delegazione guidata dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ponendo di nuovo -dopo anni di scarsa presenza- l’Italia alla guida dei Paesi più impegnati per combattere il Cambiamenti climatico.

Ma pochi sanno che anche il Vaticano, come Stato sovrano, partecipa alle riunioni internazionali essendo Papa Francesco il suo “Presidente”.

Nell’ultimo numero di Civiltà Cattolica è presente un articolo molto dettagliato che ripercorre l’azione della Santa Sede in campo ambientale.

Erano presenti in Polonia il segretario di Stato Pietro Parolin e l’Osservatore della Santa Sede presso l’Onu.

IL Vaticano ha presentato un “position paper” basato su tre punti:

1) il fondamento etico della solidarietà globale, perché viviamo tutti in una casa comune;

2) l’impegno per il raggiungimento di tre obiettivi inestricabilmente interconnessi: il riconoscimento della dignità della persona umana; l’alleviamento della povertà attraverso la promozione dello sviluppo umano in­tegrale; l’attenuazione dell’impatto dei cambiamenti climatici me­diante misure responsabili di mitigazione e di adattamento;

3) l’at­tenzione ai bisogni della generazione presente e di quella futura.

Questo il documento finale:

https://holyseemission.org/contents/statements/5c055448a8fbb.php

 

La Cop 21 che si è tenuta a Parigi nel 2015 ha proposto una agenda importante per il futuro, simile a quella che fu stilata a Kyoto. L’impegno è quello di mantenere l’aumento della temperatura media mondiale al disotto dei 2 ° che rappresentano una soglia di non ritorno

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    vaticanocambiamenti climaticicop 21sergio costa
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