Cronache
Il vulcanologo svela ad Affari i segreti dell'Etna








di @Andrea_Radic
Come una straordinaria cartolina vivente, il grande vulcano siciliano disegna nel cielo i suoi nitidi contorni.
L’Etna, “a muntagna” come la chiamano con affettuoso rispetto le popolazioni che ne abitano le pendici, mutando i suoi colori dà agli uomini l’inequivocabile segnale dei suoi umori.
Il fascinoso grigio lunare – “like the moon”, come la luna, così dicono estasiati i suoi visitatori stranieri – nelle lunghe fasi di quiete; il rosso prepotente delle colate e delle spettacolari fontane di lava, del “fuoco che cammina”, nelle fasi di eruzione; il luminoso ed accattivante bianco lindore delle sue nevi negli inverni, rappresentano insieme l’apoteosi di una maestosa e formidabile macchina geologica, immenso laboratorio di scienza, e la continua esaltazione di un immortale mito della natura, che genera suggestioni uniche ed inimitabili nell’immaginario collettivo.
Ogni anno quasi due milioni di visitatori, accompagnati da esperte guide alpine, giungono in Sicilia per ammirare l’Etna, il più alto Vulcano attivo d’Europa, con le sue spettacolari eruzioni che illuminano la notte catanese.
Questo imponente edificio vulcanico di oltre 3340 m. e di oltre 135 km di perimetro, si è sviluppato, modificato, distrutto e ricostruito attraverso una molteplicità di eventi geologici.
L’interazione tra le forze primordiali e le forme di vita vegetale che si sono succedute nello spazio e nel tempo, ha determinato l’evoluzione di una straordinaria varietà di ambienti e paesaggi naturali, che sono il risultato di lunghi e complessi fenomeni fisico-chimici e biologici.
Il paesaggio geografico etneo e la complessa ed articolata rete di gallerie di scorrimento lavico, presenta rilevanti peculiarità sotto il profilo geomorfologico e speleovulcanologico che la rendono unica nel bacino del mediterraneo e l’hanno resa oggetto di numerosissimi studi e convegni internazionali nel campo delle Scienze della Terra.
Salire sui crateri dell'Etna è un'esperienza che tutti possono compiere, è sufficiente non dimenticare che la montagna ha le sue regole e il suo clima, anche se ci troviamo a pochi chilometri dal mare.
"Troppo spesso - sottolineano i responsabili del Parco - ci troviamo di fronte a visitatori e turisti che salgono a quasi tremila metri con l'abbigliamento che avevano in spiaggia."
Si sale in auto sia dal versante sud che da quello nord e da qui si prosegue. Sul lato Sud, salendo da Nicolosi si raggiunge Piano Sapienza. Da qui con la funivia si raggiungono i 2600 mt. Per proseguire ancora con i mezzi 4X4.
Un'esecuzione affascinante che consente di comprendere e vivere l'emozione si trovarsi su di un vulcano attivo.
Il Parco dell’Etna, primo Parco siciliano istituito dalla Regione il 17 marzo del 1987, con i suoi 59000 ettari ha il compito primario di proteggere questo ambiente naturale unico e lo straordinario paesaggio che circonda il vulcano attivo più alto d’Europa e di promuovere lo sviluppo ecocompatibile delle popolazioni e delle comunità locali.
Con i suoi boschi, i sentieri, gli irripetibili panorami, i prodotti tipici, i centri storici dei suoi comuni, il Parco è in ogni stagione dell’anno un accattivante invito per i viaggiatori e gli amanti della natura, dell’enogastronomia, degli sport all’aria aperta in scenari irripetibili.
Il territorio è suddiviso in quattro zone. Nella zona A, a massima tutela, l’obiettivo del Parco è consentire alla natura di svolgere il suo corso limitando al minimo l’intervento umano; la zona B, zona di riserva generale, è formata in parte da piccoli appezzamenti agricoli ed è contrassegnata da splendidi esempi di architettura rurale; nell’area di pre-parco, con i 14000 ettari delle zone C e D, sono consentiti anche eventuali insediamenti turistici sempre nel rispetto della salvaguardia del paesaggio e della natura.
All’interno di questo splendido territorio, il Parco ha realizzato dei suggestivi sentieri, per fare meglio conoscere le sue caratteristiche e le sue biodiversità, come ad esempio Monte Nero degli Zappini, Monte Zoccolaro, Piano dei Grilli, Cisternazza, Monti Sartorius sono alcuni di questi affascinanti sentieri.
A Nicolosi ha sede l'Ente Parco dell'Etna all'interno di un antico convento benedettino. Vale davvero la pena visitare il luogo suggestivo e restituito, con un sapiente lavoro di recupero e restauro, alla fruibilità di tutti. Prezioso il lavoro di informazione e comunicazione svolto da Gaetano Perricone capo ufficio stampa del Parco dell'Etna.
Un piccolo ma interessante museo didattico è stato ricavato in alcune stanze per iniziativa volontaria dei dirigenti e dipendenti del Parco.
Guarda la videointervista al vulcanologo Salvatore Caffo sul cratere dell'Etna.