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Cronache
Ilva, accordo in salita. Di Maio:"Piani su ambiente e occupazione non bastano"

ILVA, DI MAIO: "PIANI NON SODDISFANO, SU AMBIENTE E OCCUPAZIONE FERMI AL PALO"

"Il Piano ambientale e occupazionale non sono soddisfacenti. Ci aspettiamo proposte fortemente migliorative". Così il ministro per lo sviluppo economico Luigi Di Maio al termine dell'incontro con i vertici Arcelor Mittali sul caso Ilva. "Da un primo colloquio sul piano ambientale ci sono delle novità, non entusiasmanti", mentre sul "piano occupazionale i numeri sono gli stessi", dice Di Maio. Quindi "il piano occupazionale è fermo al palo, ci aspettiamo di più", aggiunge.

UGL: "CONFIDIAMO IN LAVORO DI MAIO, FINO A OGGI ARCELOR MITTAL SORDA"

"Confidiamo nell'opera di approfondimento che il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sta portando avanti in merito alla vertenza Ilva e anche nel ruolo che lo stesso ministro può avere nei confronti di Arcelor Mittal, fino ad oggi sorda a qualsiasi richiesta proveniente dalle organizzazioni sindacali". Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario confederale dell'Ugl, Salvatore Muscarella, e il segretario generale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, i quali insieme a una delegazione dell'Ugl di Taranto hanno partecipato all'incontro avvenuto al Mise con il ministro per lo Sviluppo economico sulla vicenda Ilva. "La proroga al 15 settembre della cessione dimostra l'intenzione del governo di incidere sul piano presentato da Arcelor Mittal, intorno al quale si è infruttuosamente discusso, almeno fino al precedente esecutivo. Ecco perché - si legge ancora - abbiamo ribadito al ministro Di Maio la posizione dell'Ugl, ovvero che è inaccettabile sia un ridimensionamento del perimetro occupazione della nuova Ilva rispetto alla 'vecchia', soprattutto in considerazione dall'aumento di produzione da 5 milioni di tonnellate di acciaio a 8 milioni, sia della parte economica del contratto di lavoro; che il personale attualmente in cassa integrazione dovrà ritornare ad essere personale attivo della nuova azienda; che il piano industriale quinquennale di Arcelor Mittal deve acquisire una maggiore trasparenza; che è indispensabile coniugare le esigenze del lavoro e industriali con quelle ambientali". "E' stato importante - affermano Muscarella e Spera - constatare la condivisione da parte del ministro di alcune indicazioni espresse dal sindacato e c'è quindi sa parte nostra molta attesa rispetto al prossimo incontro, per il quale l'augurio è quello di poter verificare un incontro, opportuno e equilibrato, tra le esigenze del lavoro e quelle della salute di lavoratori e cittadini", conclude la nota. 

ILVA, CISL: "GOVERNO SI FACCIA GARANTE RIPRESA TRATTATIVA SINDACALE"

E' stato un incontro utile, per la necessità di essere aggiornati in tempo reale, tuttavia interlocutorio rispetto all'obiettivo di un accordo che sancisca la definitiva ripartenza degli impianti ed il rilancio di tutta l'Ilva". Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, dopo l'incontro di oggi sull'Ilva, secondo il quale "occorre riavviare subito la trattativa sindacale e il governo si faccia garante di questa ripresa". "Dobbiamo chiare le nostre priorità ed i nostri obiettivi: tutelare i lavoratori garantendo loro un lavoro certo e rispettoso delle normative per la salute e la sicurezza, oltre naturalmente che tutta l'Ilva rispetti le normative ambientali, tutelando il territorio. Non vorremmo - continua Colombini - però ripetere pedissequamente l'ovvio, ossia, che tutte le imprese devono rispettare la legge, in questo caso in particolare le norme per l'ambiente. Vogliamo invece sottolineare che il fattore tempo è fondamentale proprio per la tutela ambientale, prima si riavvia il lavoro e prima si completeranno tutte le prescrizioni previste dall'Aia, anzi, su questo occorre trovare tutte le possibilità di accelerare i lavori necessari e magari migliorare le condizioni. Non vorremmo che per ottenere ulteriori garanzie il governo vada oltre il tempo massimo", aggiunge. "Le aziende in amministrazione straordinaria, come l'Ilva, hanno limiti oggettivi nella gestione imprenditoriale ed il ritardo nelle decisioni nuoce gravemente alle opportunità di rilancio e recupero dei mercati. Inoltre va tenuto presente tutto l'indotto - continua il sindacalista - che ogni mese subisce ritardi nel pagamento degli stipendi. L'Ilva è appetibile perché produce il migliore acciaio europeo ed ha al suo interno professionalità di altissimo livello. I lavoratori, diretti e indiretti, sono gli artefici di tutto ciò, occorrerebbe premiarli per aver dovuto sopportare tutte queste incertezze da così tanti anni. Se ci fosse la Cassa Depositi e Prestiti potrebbe essere garante di tutta l'operazione della vendita di Ilva a Mittal con gli investimenti sia di carattere industriale che ambientale", conclude l'esponente della Cisl.

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