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Cronache
Intercettazioni, stop alle trascrizioni irrilevanti. Tutte le nuove regole

ll Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro della Giustizia Andrea Orlando, il decreto legislativo che riforma la disciplina delle intercettazioni (Disposizioni in materia di intercettazione di conversazioni o comunicazioni). Il testo dovrà ora passare all'esame delle commissioni Giustizia per i pareri e poi tornare in Cdm. Appare dunque difficile che ci sia davvero il tempo per approvare il ddl prima della fine delle legislatura, considerando anche le tante divisioni che il tema scatena, considerando anche i dubbi di Alfano che ha già affossato lo ius soli.

Intercettazioni: ok Cdm a riforma, ecco le nuove regole

Mai piu' trascrizioni di intercettazioni irrilevanti per le indagini; regole per l'utilizzo dei virus-spia come il Trojan; solo "brani essenziali" e quando "e' necessario" nelle ordinanze di custodia cautelare; un nuovo reato nel codice penale: la "diffusione di riprese e registrazioni di comunicazioni fraudolente", punito con la reclusione fino a 4 ann. Sono questi i tratti essenziali del decreto legislativo di attuazione della legge delega che riforma lo strumento delle intercettazioni, approvato oggi dal consiglio dei ministri. Ecco, in pillole, cosa prevedono i 9 articoli del provvedimento:

- DIFFUSIONE FRAUDOLENTA DI REGISTRAZIONI O CONVERSAZIONI: PENA FINO A 4 ANNI

Reclusione fino a 4 anni per "chiunque, al fine di recare danno all'altrui reputazione o immagine, diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente, di incontri privati o registrazioni, pur esse fraudolente, di conversazioni, anche telefoniche o telematiche, svolte riservatamente in sua presenza o alle quali comunque partecipa". Non c'e' punibilita' se la diffusione delle riprese o delle registrazioni e' conseguente alla loro utilizzazione in un procedimento amministrativo o giudiziario o per l'esercizio del diritto di difesa o del diritto di cronaca. Il delitto e' punibile a querela della persona offesa.

- DIVIETO TRASCRIZIONE ASCOLTI IRRILEVANTI

Il testo prevede il divieto di trascrizione "anche sommaria" delle "comunicazioni o conversazioni irrilevanti ai fini delle indagini, sia per l'oggetto che per i soggetti coinvolti". Nel verbale delle operazioni va indicato solo data, ora e dispositivo su cui la registrazione e' intervenuta.

- ARCHIVIO IN MANO AL PM

A conservare verbali e registrazioni sara' il pubblico ministero in un archivio e sara' sempre il pm entro 5 giorni dalla conclusione delle operazioni a occuparsi del deposito di tutti gli atti, formando un elenco delle conversazioni rilevanti ai fini di prova, che potranno subito essere esaminati - senza estrarne copia - dai difensori delle parti. Nel caso in cui vi sia un rischio di "grave pregiudizio per le indagini", il giudice puo' autorizzare il pm a ritardare il deposito, ma non oltre la chiusura dell'inchiesta. I verbali e le registrazioni delle intercettazioni acquisite nel fascicolo di notizie di reato non sono coperti da segreto: il resto - le registrazioni non acquisite - sara' conservato nell'archivio del pm e sara' possibile chiederne la distruzione. 

- OK A CAPTATORE PER ASCOLTI, IL 'TROJAN', MA CON REGOLE DEFINITE

Il testo discplina l'uso del captatore informatico: il 'virus-spia' nei dispositivi elettronici portatili (quali smartphone e tablet) e' consentito ai fini di intercettazione tra presenti in ambito domiciliare solo se si procede per i delitti di criminalita' organizzata o terrorismo. Altrimenti, l'uso del Trojan in 'casa' e' limitato ai casi in cui vi e' un'attivita' criminosa in atto.

- UDIENZA STRALCIO SOLO COME EXTREMA RATIO

Quanto alla cosiddetta 'udienza-stralcio', sara' il giudice, in camera di consiglio senza l'intervento del pm e dei difensori, a decidere sull'acquisizione delle intercettazioni indicate dalle parti, e potra' ordinare anche lo stralcio delle registrazioni e dei verbali di cui e' vietata l'utilizzazione. Quando sara' invece "necessario", la decisione del giudice verra' presa dopo un'udienza a cui pm e avvocati dovranno partecipare.

- IN ATTI SOLO BRANI ESSENZIALI

Per tutelare la riservatezza, pm e giudici, nelle richieste e nelle ordinanze di misure cautelari, riporteranno "ove necessario" solo i "brani essenziali" delle intercettazioni: una regola, questa, a cui devono ispirarsi anche le "informative di polizia giudiziaria".

- SEMPLIFICAZIONE INTERCETTAZIONI PER REATI CONTRO LA P.A.

Vengono semplificate le procedure per l'ascolto di conversazioni nel caso di gravi reati dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione. Ci devono essere gravi indizi di reato e le intercettazioni devono essere necessarie per procedere nelle indagini.

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