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Cronache
Isis: riscatti e migranti, così l'Italia finanzia indirettamente la Jihad

PAGAMENTO DEI RISCATTI E TRAFFICO DEI MIGRANTI. COSI' L'ITALIA (E NON SOLO) FINANZIA INDIRETTAMENTE L'ISIS

Il traffico dei migranti e il pagamento dei riscatti per i sequestri. Sono tra le due principali voci di finanziamento per l'Isis e per la Jihad, come spiega la saggista Loretta Napoleoni nel suo nuovo libro "Mercanti di uomini". Secondo i dati portati da Napoleoni, ci sono dei gruppi jihadisti che si sono formati proprio sulla base del pagamento dei riscatti, come la divisione del Maghreb di Al Qaeda, grazie al pagamento di 6 milioni di euro di riscatti per il rilascio di turisti stranieri catturati nel Sahel.

"ITALIA TRA I PAESI CHE SPENDONO DI PIU' PER I RISCATTI"

"L'Italia è tra i paesi che pagano di più per i riscatti", racconta la Napoleoni in una videointervista all'Agi. "Noi paghiamo e loro si autofinanziano e investano nella Jihad". Nessuno lo ammette, ma l'Italia paga, e parecchio. Come nel caso di Greta e Vanessa, rapite in Siria (nel quale si parlò di un riscatto di 11 milioni di euro pagato dal governo italiano), e nel caso delle due Simona. "L'alternativa? Lasciare la negoziazione alle famiglie che pagherebbero molto di meno, ma in Italia il governo ha l'obbligo per legge di intervenire". Il pagamento dei riscatti ha fruttato oltre 2 miliardi di euro ai gruppi jihadisti negli ultimi 15 anni.

COSì IL TRAFFICO DEI MIGRANTI FINANZIA I JIHADISTI

Un altro aspetto che finanzia la Jihad, secondo la Napoleoni, è il traffico di migranti. I gruppi jihadisti sfrutterebbero le stesse strutture e logistiche utilizzate per il traffico di droga. Con il vantaggio che, come per quanto riguarda i sequestri, i guadagni rimangono tutti nelle loro mani. Guadagni che finiscono per finanziare il terrorismo e la Jihad.

ESPLODE IL CASO RISCATTI. LA LEGA: "IL GOVERNO CHIARISCA SUBITO"

Le odierne affermazioni della giornalista e saggista Loretta Napoleoni per cui l’Italia paga i riscatti per i propri ostaggi rapiti, ed è quella che paga le cifre più alte, sono di una gravità estrema perché confermerebbero la consuetudine da parte dell'Italia, e in alcuni casi secondo la Napoleoni anche della nostra Croce Rossa, di pagare dei riscatti, finanziando così indirettamente il terrorismo Mi auguro arrivi una pronta smentita da chi di dovere e auspico che qualche procuratore voglia approfondire una volta per tutte queste vicende dai contorni inquietanti … Lo afferma il sen. Roberto Calderoli, vice presidente del Senato e responsabile organizzazione e territorio della Lega Nord.

LEGA: "TRAFFICO DI MIGRANTI? L'ITALIA LASCIA 300 MILIONI DI EURO IN MANO AI JIHADISTI"

“I dati forniti dalla giornalista esperta di terrorismo, Loretta Napoleoni, sui guadagni del business dell’immigrazione per i trafficanti di uomini che operano in Libia, circa 300 milioni solo nel 2015, una cifra ovviamente maggiore nel 2016, confermano che la fallimentare politica del Governo Renzi, proseguita dal Governo fotocopia di Gentiloni, non solo ci ha fatto invadere da oltre mezzo milioni di immigrati dal 2014 ad oggi, ma ha contribuito ad arricchire, con un business da un miliardo in tre anni, le organizzazioni criminali dei trafficanti di uomini e le cellule terroristiche che operano su quei territori, a cominciare da quello libico. La Spagna che effettua i respingimenti in mare e ne ha accolti 6000 immigrati nel 2016 contro i nostri 181mila non ha contribuito al business dei trafficanti di uomini.” Lo dichiara l'on.Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord e Segretario della Lega Lombarda.

Tags:
isis pagamento riscatti jihaditalia riscatti isis
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